Keu, i doveri della politica "Non deve accadere più"

Il M5S porta nel dibattito lo scandalo che ha travolto il distretto della pelle. Ieri un incontro con Irene Galletti e i candidati alla Camera e al Senato

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"A noi interessa che non accada più, e la politica ha un dovere: fare in modo che si abbiano controlli efficienti", ha detto Claudio Cantella, candidato M5S collegio uninominale Senato. E’ il cinque Stelle a portare lo scandalo Keu – inchiesta per traffico illecito di rifiuti e corruzione (19 indagati a vario titolo) – nel dibattito elettorale in vista del voto. Perché parlare di Keu significa parlare "di legalità e d’ambiente", secondo i pentastellati e perché, secondo Irene Galletti coordinatrice del Movimento in Toscana e capogruppo di consiglio regionale "la politica non si è presa le sue responsabilità". Sul tavolo il Keu – finito a tonnellate in mezza regione, anche sotto la 429 – ma anche il Blu Mais, l’altra inchiesta che sconvolse il mondo del Comprensorio: in quest’ultimo caso erano i campi blu, "ed i contadini erano anche pagati per utilizzare quei fertilizzanti".

Gli indagati di Blu Mais tra qualche settimana saranno davanti il giudice per l’udienza preliminare e rischiano di finire a processo. Per il keu le indagini sono ancora in corso, anche se l’atto di chiusura sarebbe atteso a giorni. Ma questi sono aspetti giudiziari. Il M5S – nell’incontro di ieri in piazza dei Leoni – ha messo sotto la lente soprattutto il dato politico: "Il Pd che si è auto assolto, nonostante le parole di Rosy Bindi – precisa Galletti – il fatto che nessuno si sia dimesso, neanche una sindaca che è indagata. Tutti al loro posto, tranne uno". "Gli altri partiti non hanno il coraggio di parlarne? – ha aggiunto Galletti –. Noi sì nell’interesse dei cittadini, perché si tratta di un tema centrale per questo territorio".

All’incontro a Palazzo Pretorio era presente anche Andrea Quartini, ex consigliere regionale e capolista alla Camera. "Uno dei principali aspetti portati alla luce da questo caso, sollevato anche dalle associazioni per la legalità e dagli stessi addetti ai lavori, è la necessità di rafforzare Arpat – Quartini lo aveva sottolineato pochi giorni fa, presentando l’iniziativa – . Nel corso degli anni l’ente ha visto diminuire sempre più il numero dei propri dipendenti, dei fondi e delle strutture assegnate. Questa sottovalutazione dello stato di salute dell’Agenzia, è stato probabilmente uno degli errori più gravi compiuti dalla Regione Toscana nell’ultimo decennio ed ha contribuito ad aprire le porte allo scandalo Keu". Presente anche Renato Scalia, consulente della commissione antimafia e membro della Fondazione Caponnetto. "E’ necessario fare rete – ha esordito – ed essere di più. Ho parlato del Keu tante volte, mi sarei aspettato un fiume di persone. Invece si continua a ragionare guardando ognuno al proprio orticello".