Empoli, 13 settembre 2018 - Un consulente del Comune di San Miniato ha fatto un sopralluogo sul ponte di Isola, a metà fra la frazione empolese di Marcignana e il territorio della provincia di Pisa, chiuso per pericolo strutturale dopo le verifiche che hanno fatto seguito alla tragedia di Genova. Il professionista è lo stesso che ha progettato il ponte sull’Egola a Ponte a Egola. «Mi consegnerà una relazione – dice il sindaco samminiatese Gabbanini –. Oggi stesso l’avrò sul tavolo e su quella mi muoverò».
«Il Comune di San Miniato andrà avanti, se necessario, da solo, e farà quello che di deve fare per dare ai cittadini la risposta che hanno chiesto, e con ragione, a gran voce – prosegue lo sfogo del primo cittadino –. Di soldi e competenze, semmai, se ne parlerà dopo. Prima viene l’interesse pubblico e l’urgenza di una porzione importante della nostra cittadinanza».
«So che c’è stato un tavolo tecnico della provincia di Pisa – aggiunge Gabbanini –. Un tavolo del cui esito non so, ma comunque questa non è la stagione dei rimandi e del se ne riparlerà tra sei mesi, tra pareri, attese, e lungaggini. Il Comune di San Miniato, indipendentemente farà quello che c’è da fare in base a quello che è l’esito della perizia commissionata ad un professionista esterno: quelle indicazioni le seguiremo alla lettera. Se il ponte deve essere demolito e ricostruito, che sia fatto».
«Anche le ultime decisioni per la viabilità alternativa le decideremo sulle indicazioni del perito – conclude Gabbanini –. Io questa partita la voglio chiudere e non ho intenzione di terminare il mandato con la storia del ponte da risolvere».
Il prossimo passaggio sull’emergenza creata dalla chiusura del ponte a Isola, sarà nella consulta di frazione. Stasera alle 21.30 al circolo Arci di Isola il sindaco Vittorio Gabbanini e la giunta comunale illustreranno il piano alternativo della viabilità per «agevolare» i disagi che comporta questa chiusura che, presumibilmente, sarà prolungata. Ma illustreranno anche lo stato di salute evidenziato dalla relazione del professionista e la possibile ricetta per risolvere la questione. del ponticino – come viene chiamato in zona – che per mezzo secolo, non ha mai una avuto vera manutenzione: un ponte realizzato nel 1967, lungo venti metri e largo 2,75, che era «sorvegliato speciale» da tempo. Poi i sopralluoghi dopo Genova hanno fatto emergere il pericolo, ancora tutto, comunque, da certificare.
Carlo Baroni