REDAZIONE EMPOLI

"Interpretazione dura delle norme Noi parrucchieri costretti a chiudere"

"Dobbiamo stare fermi nei festivi e nei prefestivi. Ma in altri Comuni sono. applicate regole diverse"

Costretti a rimanere chiusi nei giorni festivi e prefestivi perché hanno la ‘sfortuna’ di avere i loro saloni all’interno di un centro commerciale. E’ il caso dei quattro parrucchieri che operano dentro i ‘centri’ di Empoli, Castelfiorentino, Fucecchio e Montelupo, nei confronti dei quali viene applicata l’interpretazione più restrittiva dell’ultima nota ministerale (quella del 5 dicembre) in cui si stabilisce la chiusura nei giorni di festa e in quelli immediatamente precedenti degli esercizi presenti all’interno dei centri commerciali. "Il punto – replica Gerry Santini, titolare del negozio di parrucchiere di Castelfiorentino – è che noi non siamo commercianti, ma artigiani, lavoriamo con le nostre mani e facciamo un servizio alla persona. Pertanto, rientriamo a pieno titolo nella categoria di coloro che possono rimanere aperti. Eppure ci fanno stare chiusi perché il comando di polizia municipale ha deciso di dare una interpretazione rigida alla nota ministeriale. Faccio presente – prosegue – che i miei colleghi in altri centri commerciali della Toscana e d’Italia sono regolarmente aperti, vedi I Gigli a Prato o nel centro commerciale di Lastra a Signa. Lo trovo assurdo: non poter aprire nei giorni che rappresentano per noi la maggior parte del fatturato in questo anno così difficile è discriminatorio e penalizzante. Tanto più che colpisce solo 4 negozi su un migliaio presenti negli undici comuni".

Stessa amarezza nelle parole di Elia Sofia Speranza, titolare del salone nel centro commerciale di Empoli: "Lavoriamo solo su appuntamento con ingressi contingentati, attuiamo le misure previste, abbiamo un registro di tutte le sanificazioni che facciamo per ogni cliente. Per la sanità pubblica che pericolo possiamo rappresentare restando aperti il 24 o il 31 dicembre?".

Irene Puccioni