«Insegneremo il cinese: l’Oriente opportunità per gli affari»

Marinelli: «Al liceo Virgilio una nuova lingua dopo il russo. E per chi vuole, meno greco e meno latino»

Alessandro Marinelli. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Alessandro Marinelli. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 11 dicembre 2015 - Settembre 2016, tutti sui banchi di scuola con una ‘manciata’ di indirizzi in più. Oltre alla possibilità di frequentare il percorso di «ottica» al professionale, a Empoli debutteranno il liceo classico europeo e l’insegnamento della lingua cinese. Due importanti novità proposte dal Virgilio che più degli altri istituti amplia la sua offerta formativa. «Dopo il russo, partito quest’anno con successo e con l’interesse da parte di 27 studenti, finalmente il cinese». Una piccola grande conquista per Alessandro Marinelli alla guida del liceo di via Cavour.

«Se ne parlava da anni. La scelta ricaduta su questa lingua non è casuale ma dettata da una profonda analisi del territorio». Secondo alcuni studi per i prossimi 40 anni le occasioni occupazionali per chi mastica il cinese non mancheranno. Nasce da qui questa novità? «Sul territorio abbiamo molte aziende che lavorano con l’Oriente. La materia più gettonata resta lo spagnolo, ma oltre all’inglese, al francese e al tedesco è fondamentale aprirsi al cinese, lingua di grande attualità. Questa proposta rappresenterà un valore aggiunto per il nostro istituto, che ad oggi conta 33 classi e più di 750 studenti». Novità in ambito linguistico, ma anche umanistico. I più conservatori storceranno il naso a sentir parlare di liceo classico europeo, una soluzione intermedia tra il linguistico e il classico tradizionale.

Ma che cosa cambia? «Due lingue straniere al posto di una Meno greco e meno latino ed entrano materie come economia e geografia in lingua inglese. In sostanza, una ridistribuzione diversa delle ore». Un liceo classico più moderno sembra una contraddizione in termini ma si adatta bene ai tempi che cambiano. Una buona risposta al calo delle iscrizioni registrato negli ultimi anni a livello nazionale? «Si tratta di un indirizzo di studi molto più attuale e fortemente richiesto dai genitori del consiglio d’istituto». Un modo per mantenere vivo l’interesse sulla cultura classica, apportando le dovute modifiche al piano di studi. E il vecchio liceo classico che fine farà? E’ superato dai tempi? «No, assolutamente. Il classico tradizionale comunque non muore. Rimane saldo e resta il primo indirizzo del liceo Virgilio, quello che ha fatto il nome e la storia dell’istituto».