Incubo rapine, "Lo Stato intervenga": il sindaco si appella al prefetto

Dopo la rapina sulle colline di Fucecchio, Spinelli è pronto a manifestare con i cittadini

L'intervento dei carabinieri

L'intervento dei carabinieri

Fucecchio, 15 dicembre 2016 - «Mi auguro che il prefetto si faccia portavoce di questa situazione anche con il Ministero dell’Interno: io non posso sostituirmi alle forze preposte a garantire la sicurezza. Se non ci saranno miglioramenti sono disposto anche a farmi promotore di iniziative pubbliche con i cittadini per manifestare la nostra preoccupazione». Il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, non ci sta. Dopo l’ennesimo atto di criminalità violenta accaduto sul territorio comunale nella serata di martedì, Spinelli prende posizione in modo deciso. La sicurezza – e lo ha ribadito più volte – è una priorità per l’amministrazione e non averne abbastanza è un rospo che proprio non riesce a mandar giù. A maggior ragione, dopo segnalazioni e incontri in prefettura e faccia a faccia con i cittadini. L’ultimo è andato in scena lunedì sera a Galleno, pochi chilometri più in là delle Vedute. In comune gli stessi boschi delle Cerbaie e gli stessi guai: droga, prostituzione e delinquenza vera.

«In questa zona la criminalità organizzata si è fatta anche violenta – analizza il sindaco Spinelli - Ci sono state due rapine nelle ultime due settimane, senza contare furti e degrado. Non è più tollerabile, lo dico con il massimo rispetto per istituzioni e forze dell’ordine che si impegnano con professionalità e coraggio tutti i giorni. La rabbia della gente è anche la mia. I cittadini sono esasperati e io sono dalla loro parte. Ho parlato a lungo con la persona rapinata e andrò a trovare la coppia». Come suo stile, Spinelli non le manda a dire, nel bene e nel male.

«Ho scritto una lettera al prefetto per chiedere che vengano prese tutte le misure urgenti del caso e che si convochi un comitato interprovinciale per la sicurezza, come a maggio scorso – annuncia - Come sindaco mi sento impotente. Sto facendo tutto il possibile e il tema della sicurezza è al primo punto del mio impegno quotidiano».

Un impegno fatto di «due anni di lavoro con la prefettura e l’Arma per ottenere l’elevazione a tenenza della locale stazione dei carabinieri – ricorda ancora - Ho partecipato al bando regionale per ottenere il finanziamento di diciotto telecamere che saranno piazzate proprio nelle frazioni delle Cerbaie. Ho impegnato la polizia municipale in controlli e pattugliamenti e a breve inizieremo anche una collaborazione con le polizie municipali dei comuni limitrofi. Abbiamo condiviso anche con i cittadini strumenti tecnologici per il riconoscimento delle targhe di auto che potrebbero risultare rubate o di provenienza sospetta. Adesso non so più cosa fare». Che serva un intervento ‘superiore’ appare evidente: i sindaci non hanno potere oltre certi livelli. Nonostante lo spirito di iniziativa e la volontà di Spinelli, la sicurezza è competenza di chi indossa la divisa e, ancor più e prima, di chi pensa e formula gli strumenti normativi.