L’onda lunga del Covid pesa sulle donazioni di sangue. Anche nell’Empolese Valdelsa i dati dell’ultimo report dell’Avis sono in calo. Empoli ha chiuso il 2021 con il segno meno per quanto riguarda la raccolta di sangue, plasma e multicomponenti, perdendo complessivamente il 5,8%. Nell’area dell’Unione, rispetto al 2020, le donazioni sono diminuite di 330 unità (-5,79%), passando da 5.704 alle 5.374 del 2021. La maggior parte, 4.579, arrivano dalla zona empolese, con Empoli (1.499) e Castelfiorentino (1.526) a fare da traino. Le restanti 795 dall’area del Valdarno Inferiore. A reggere i colpi inferti dalla pandemia è stata la raccolta di sangue intero, calata dell’1,22% (-50 unità) rispetto al 2020.
Mentre, come nel resto della Toscana, anche nell’empolese si è manifestato un crollo delle donazioni di plasma, scese del 17,56% (277 unità in meno, da 1.577 a 1.300). Su questi risultati pesano principalmente gli effetti dell’emergenza sanitaria, mitigati solo dall’impegno sinergico di Avis, istituzioni, trasfusionisti e delle altre associazioni del dono.
Sono diversi i fattori che hanno influenzato negativamente l’atto del dono: dalla campagna vaccinale alle varie ondate del virus, dalla riduzione degli orari dei centri trasfusionali fino al calo del personale sanitario e alla ridotta promozione. Nel 2021 dai donatori toscani di Avis sono state effettuate 82mila donazioni di sangue intero (il 74%), 25.600 di plasma e oltre 3.000 di multicomponenti.
Se il dato relativo al sangue è in crescita del 2% (2.000 donazioni in più), il plasma è sceso del 12%, con 3.400 prelievi in meno. Nell’area vasta Centro si parla di una riduzione del 3,5%. La provincia in maggior sofferenza è quella di Prato, con un - 7,7%, pari a 631 donazioni mancanti rispetto al 2020; seguono Empoli e Pistoia, -3,7%. In controtendenza il territorio fiorentino (+2%).
"Anche a Empoli, come nella maggior parte della Toscana, si registrano risultati e numeri negativi per il 2021 sia in termini di donazioni che di donatori, così come si è ridotto il numero dei nuovi soci - commenta la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze - ma grazie a un impegno enorme da parte di tutti, associazioni, trasfusionisti e istituzioni, abbiamo evitato una crisi ben peggiore e adesso siamo pronti a rilanciare la raccolta del sangue e del plasma". Il quadro generale, tuttavia, presenta anche aspetti positivi e incoraggianti. "Un dato che mi ha fatto piacere – sottolinea Firenze - è la crescita delle donatrici nella fascia 18-25 anni, in controtendenza rispetto a ciò che riscontriamo nei più adulti e che ci fa ben sperare per il futuro".
Irene Puccioni
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