Il reato contestato e il codice penale

Un processo al dibattimento, quello che si terrà martedì prossimo a Pisa, nel quale l’imputato rischia il carcere a vita. Il codice penale, infatti, individua le circostanze aggravanti, in presenza delle quali, il reato di omicidio viene punito con l’ergastolo. Nel caso del delitto Checcucci la procura di Pisa – pubblico ministero fabio Pelosi – contetsta all’imputato l’aggravante della premeditazione. Una fattispecie che si compone di due elementi: uno di carattere "cronologico" e l’altro "ideologico". E’ ritenuto premeditato il delitto pensato, meditato anticipatamente; elaborato con la mente, organizzato nei particolari: quando si ritiene che il colpevole abbia maturato dentro di sé il proposito di compiere un’azione criminosa, ritenuta punibile, fissandone già in precedenza le modalità di attuazione.