Il Comune sta valutando i ristori Ma il cantiere durerà ancora a lungo

Siamo in fase di realizzazione del nuovo impalcato. Tempi tecnici da rispettare

Migration

Arriverà il momento in cui il cantiere del ponte sull’Orme sarà solo uno spiacevole ricordo, ma la brutta notizia, per gli empolesi, è che quel giorno è ancora lontano. Nel frattempo proseguono le code e i disagi che i cittadini esasperati segnalano ormai quotidianamente, una situazione che anche il Comune aveva messo in preventivo e per la quale è davvero difficile fare qualcosa. Da lunedì scorso la polizia municipale sta effettuando gli straordinari per gestire il traffico nei punti più caldi della città, ma quando la mole di automobili aumenta a dismisura non resta altro da fare che armarsi di pazienza e aspettare il proprio turno. Da un paio di giorni gli uomini del comando di via Cavour presidiano anche la zona di piazza Toscanini, dove è stata realizzata una delle due rotonde temporanee, ma le code nelle ore di punta sono comunque molto lunghe e intense.

Nei giorni scorsi il sindaco Barnini aveva comunicato, attraverso un post sui social, di valutare insieme alla giunta misure di ristoro straordinarie per tutte quelle attività che si trovano all’interno dei tratti interessati dal blocco e che per questo si sono viste ridurre in maniera sensibile il via vai di automobili che solitamente gli transitava davanti. Va ricordato che per recarsi negli esercizi commerciali è possibile oltrepassare i blocchi, ma l’assenza della clientela di passaggio sta comunque creando disagi e cali di fatturato un po’ a tutti. La strategia pensata dal Comune è simile a quella messa in atto per il ponte di Marcignana, anche quello rimasto chiuso per diversi mesi.

E il cantiere sull’Orme quando finirà? In questo momento siamo nella fase tre dei lavori, che dovrebbe durare 60 giorni. La ditta specializzata sta provvedendo alla realizzazione del nuovo impalcato dopo aver demolito quello vecchio, ma come aveva spiegato anche Barnini ci sono dei tempi tecnici da rispettare che non possono in nessun modo essere forzati. Il clima dei prossimi giorni – è prevista pioggia per praticamente tutta la settimana – potrebbe rallentare ulteriormente il cantiere, ma in ogni caso il cronoprogramma parlava di almeno tre mesi per la terza fase che è attualmente in corso. La speranza è che entro la fine dell’anno la Toscoromagnola possa riaprire, ma nel frattempo l’unica cosa da fare è avere ancora un po’ di pazienza.