I No keu: "Fatti, non parole". E scrivono a Greta

L’assemblea permanente attacca la Regione e invita l’attivista svedese: "Le racconteremo di questo scandalo"

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"Sono trascorsi dieci mesi da quando è scoppiata l’inchiesta, ora le parole vanno tradotte in fatti". I No keu sono stanchi di aspettare. Da quasi un anno sono riuniti in assemblea permanente e attendono risposte sui veleni che sarebbero stati seppelliti sotto la strada regionale 429, fra Empoli e Castelfiorentino, nell’ambito di un giro illecito di rifiuti che secondo l’Antimafia di Firenze avrebbe coinvolto politici, vertici di conciatori e soggetti in odore di ‘ndrangheta. "Finora tante promesse, aspettiamo fatti concreti", è il commento della portavoce dei No keu Samuela Marconcini dopo l’annuncio da parte della Regione dell’accordo fra Arpat e Università di Pisa per accertare il livello di inquinamento delle acque sotterranee e dei terreni.

"Da tempo chiedevamo maggiori controlli e anche i consiglieri comunali Beatrice Cioni e Leonardo Masi di ’Buongiorno Empoli-Fabrica Comune’ avevano avanzato richieste di questo tipo all’amministrazione. Ma vennero sminuite. Evidentemente la situazione non è poi così sotto controllo come ha raccontato la sindaca di Empoli". L’irriducibile pasionaria della protesta rimprovera anche la Regione: "Ci piacerebbe essere riconosciuti come un interlocutore ufficiale in quanto rappresentiamo i timori dei cittadini, eppure ancora una volta siamo stati completamente ignorati".

A preoccupare attivisti e residenti sono soprattutto i tempi. "Abbiamo bisogno di trasparenza e chiarezza, l’inchiesta è scoppiata quasi un anno fa e le parole non ci bastano più", scrivono i No keu. Al centro della polemica ci sono le incognite legate ai tempi e alla bonifica sulla 429: "Basta una messa in sicurezza oppure serve un’esportazione completa del materiale? – si domanda Marconcini –. Chiediamo elementi concreti".

Intanto l’assemblea non si ferma. Il 26 marzo i No keu saranno a Firenze per partecipare allo sciopero per il clima organizzato da Friday for Future, il movimento ambientalista ispirato agli ideali di Greta Thunberg. E il sogno è proprio quello di avere l’attivista svedese come ospite di una delle prossime iniziative. "Le stiamo scrivendo una lettera per farle conoscere lo scandalo keu – spiega Marconcini –. Di recente è stata a Milano per parlare della crisi legata ai cambiamenti climatici e ci piacerebbe invitarla a una delle nostre prossime iniziative". Impossibile però che possa trattarsi del 21 maggio, quando l’assemblea ha in programma una giornata di studio e riflessione sul keu, a un anno di distanza da quando è scoppiata l’inchiesta. "Ci saranno tavoli tematici e associazioni ambientaliste per una giornata di approfondimento davanti al tratto incriminato della 429 – conclude la portavoce dei No keu –. Ma la presenza di Greta non è prevista. Ormai è troppo tardi. La aspettiamo quando vorrà, a tempo e comodo".

al.pis.