La Nazione del 9 dicembre dello scorso anno in cui si parlava di bagni pubblici

di Tommaso Carmignani  La soluzione più rapida è mettere mano al classico euro e venti, entrare in un bar, ordinare un caffé e chiedere la possibilità di accedere al bagno. In questo modo si è sicuri di sbrigare la pratica abbastanza in fretta, perché se l’obiettivo è quello di cercare un bagno pubblico, la soluzione non è molto diversa rispetto a un anno fa. Erano più o meno questi i tempi in cui, mettendoci nei panni di un qualsiasi passante, facemmo un giro in centro simulando la necessità di espletare un semplice bisogno fisiologico, impresa certamente più facile a dirsi che a farsi se l’obiettivo è sfruttare una struttura pubblica senza la necessità di chiedere una cortesia al barista o magari di effettuare una consumazione non voluta. Il viaggio cominciò dalla stazione per abbracciare più o meno tutte le zone del centro fino al parco di Serravalle. Il risultato fu l’assenza totale o quasi di gabinetti pubblici dentro ai quali poter soddisfare le nostre esigenze. Cosa è cambiato a distanza di un anno? Praticamente nulla. Se escludiamo i bagni della stazione, quelli sì, rimasti a disposizione, la situazione è praticamente identica se non addirittura peggiore. Un bagno pubblico a disposizione della gente sarebbe, teoricamente, all’interno del giardino di piazza Matteotti, soluzione potenzialmente comoda per chi si trova a passeggiare in centro o magari accompagna i figli al parco, ma la struttura appare ancora in condizioni disastrose, è chiusa con il lucchetto e al suo interno lascia intravedere sporcizia e degrado. Sono esattamente le stesse condizioni in cui si trovava un anno fa ed è davvero un peccato, perché come accennato il gabinetto sarebbe davvero un’ottima soluzione per chi si trova a passeggiare all’interno del ’Giro’. Così tocca ingegnarsi in maniera diversa, cercando magari di fare qualche passo in più fino alla zona di Serravalle, che certamente non è comoda per chi è in centro ma che, da qualche tempo, vanta di nuovo la presenza di un bagno pubblico. Peccato che al momento anche la struttura recentemente ristrutturata e riqualificata sia fuori servizio. Questione di pochi giorni? Speriamo, ma nel frattempo il bagno è assolutamente inutilizzabile. Lo scorso anno, quindi, decidemmo per i gabinetti dello stadio, che venivano lasciati aperti e quindi potenzialmente a disposizione delle persone. Anche in questo caso, però, è bene sottolineare come questo accada soltanto il giovedì, nei giorni del mercato, oppure quando ci sono le partite dell’Empoli, anche se in questo caso l’accesso è consentito – ovviamente – soltanto agli spettatori in possesso del biglietto. Ricapitolando, quindi, chi ha necessità di espletare i propri bisogni in centro non ha che una strada a sua disposizione, quella di andare alla stazione e sfruttare i gabinetti pubblici che si trovano a pochi metri dai binari. Esiste quindi la soluzione dei locali, che hanno tutti potenzialmente a disposizione un bagno. Anche in questo caso, senza fare nomi, chiariamo che le strutture alle quali ci siamo rivolti ci hanno tutte consentito di andare in bagno anche senza la necessità di effettuare la consumazione, ma è anche vero che spesso è proprio la sensibilità del singolo cittadino a consigliargli di consumare qualcosa prima di chiedere l’accesso ai servizi. La speranza, a prescindere dalla realizzazione o meno di nuovi bagni pubblici, è che almeno quelli già in piedi tornino a funzionare correttamente, specialmente alla vigilia di un periodo, quello natalizio, nel quale sono attese migliaia di presenze all’interno del centro storico.

Cronaca

di Tommaso Carmignani

La soluzione più rapida è mettere mano al classico euro e venti, entrare in un bar, ordinare un caffé e chiedere la possibilità di accedere al bagno. In questo modo si è sicuri di sbrigare la pratica abbastanza in fretta, perché se l’obiettivo è quello di cercare un bagno pubblico, la soluzione non è molto diversa rispetto a un anno fa. Erano più o meno questi i tempi in cui, mettendoci nei panni di un qualsiasi passante, facemmo un giro in centro simulando la necessità di espletare un semplice bisogno fisiologico, impresa certamente più facile a dirsi che a farsi se l’obiettivo è sfruttare una struttura pubblica senza la necessità di chiedere una cortesia al barista o magari di effettuare una consumazione non voluta. Il viaggio cominciò dalla stazione per abbracciare più o meno tutte le zone del centro fino al parco di Serravalle. Il risultato fu l’assenza totale o quasi di gabinetti pubblici dentro ai quali poter soddisfare le nostre esigenze.
Cosa è cambiato a distanza di un anno? Praticamente nulla. Se escludiamo i bagni della stazione, quelli sì, rimasti a disposizione, la situazione è praticamente identica se non addirittura peggiore. Un bagno pubblico a disposizione della gente sarebbe, teoricamente, all’interno del giardino di piazza Matteotti, soluzione potenzialmente comoda per chi si trova a passeggiare in centro o magari accompagna i figli al parco, ma la struttura appare ancora in condizioni disastrose, è chiusa con il lucchetto e al suo interno lascia intravedere sporcizia e degrado. Sono esattamente le stesse condizioni in cui si trovava un anno fa ed è davvero un peccato, perché come accennato il gabinetto sarebbe davvero un’ottima soluzione per chi si trova a passeggiare all’interno del ’Giro’. Così tocca ingegnarsi in maniera diversa, cercando magari di fare qualche passo in più fino alla zona di Serravalle, che certamente non è comoda per chi è in centro ma che, da qualche tempo, vanta di nuovo la presenza di un bagno pubblico. Peccato che al momento anche la struttura recentemente ristrutturata e riqualificata sia fuori servizio. Questione di pochi giorni? Speriamo, ma nel frattempo il bagno è assolutamente inutilizzabile.
Lo scorso anno, quindi, decidemmo per i gabinetti dello stadio, che venivano lasciati aperti e quindi potenzialmente a disposizione delle persone. Anche in questo caso, però, è bene sottolineare come questo accada soltanto il giovedì, nei giorni del mercato, oppure quando ci sono le partite dell’Empoli, anche se in questo caso l’accesso è consentito – ovviamente – soltanto agli spettatori in possesso del biglietto.
Ricapitolando, quindi, chi ha necessità di espletare i propri bisogni in centro non ha che una strada a sua disposizione, quella di andare alla stazione e sfruttare i gabinetti pubblici che si trovano a pochi metri dai binari. Esiste quindi la soluzione dei locali, che hanno tutti potenzialmente a disposizione un bagno. Anche in questo caso, senza fare nomi, chiariamo che le strutture alle quali ci siamo rivolti ci hanno tutte consentito di andare in bagno anche senza la necessità di effettuare la consumazione, ma è anche vero che spesso è proprio la sensibilità del singolo cittadino a consigliargli di consumare qualcosa prima di chiedere l’accesso ai servizi. La speranza, a prescindere dalla realizzazione o meno di nuovi bagni pubblici, è che almeno quelli già in piedi tornino a funzionare correttamente, specialmente alla vigilia di un periodo, quello natalizio, nel quale sono attese migliaia di presenze all’interno del centro storico.

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