SAMANTA PANELLI
Cronaca

"La piaga dei furti è insostenibile". Spinelli lancia le firme a Mattarella / VIDEO

Ai vertici dello Stato si chiede un intervento sulla ‘crisi’ di Fucecchio

Incontro sulla sicurezza a Torre di Fucecchio. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Fucecchio, 3 marzo 2017 - «Nel biennio appena trascorso i furti in casa sono aumentati del 40 per cento. Non è sostenibile». Il sindaco Alessio Spinelli riparte dai numeri e dalla rabbia della gente per guarda oltre, puntando a raccogliere firme da far recapitare sulle scrivanie di Presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, ministro degli Interni e prefetto. ‘Pezzi grossi’ a cui far sapere che «la pratica ‘sicurezza a Fucecchio’ deve essere una priorità». La misura è colma, come la saletta del circolo San Gregorio a Torre dove si è tenuta la presentazione della petizione. Una raccolta firme scattata dopo l’ennesimo raid, con il presidente della Pro Loco Roberto Pellegrini pronto a prendere in mano le redini della situazione: prima si è recato dal sindaco, poi ha indetto la riunione con il sostegno dei torrigiani coinvolti. C’è chi dalla platea invoca le ronde, chi spiega che non si vive più.

«La gente parla di armarsi, ma – sottolinea lo stesso Pellegrini– non dobbiamo sostituirci alle forze dell’ordine, anche se stiamo lottando contro il nulla, anche se il silenzio dello Stato... I ladri che agiscono indisturbati ci stanno rubando la libertà: dobbiamo opporci e chiedere che venga cambiato il sistema normativo. E’ la nostra unica arma». E qui entra in scena Spinelli, da cittadino e amministratore. «Le misure di protezione sono poche, lo Stato deve investire di più», attacca ricordando le scelte del Comune in quanto a sicurezza vedi pure telecamere e tenenza dei carabinieri conquistata. «Non è il sindaco l’organo preposto alla sicurezza pubblica, non sono io a poter gestire le forze dell’ordine», mette in chiaro presentando «una petizione pilota che spero trovi il sostegno dei territori vicini». E lo dicono anche i cittadini: «Bisogna farci sentire tutti insieme, altrimenti resteremo inascoltati».

Oltre 50 le firme messe insieme a fine incontro a difesa di Fucecchio, «una realtà della Toscana dove esiste una forte coesione sociale, un tessuto produttivo ancora molto attivo nei tradizionali settori manifatturieri e una forte rete associativa che tiene vivo il territorio – scrive il sindaco nella petizione –. I cittadini, soprattutto al rientro dal lavoro, scoprono che la propria abitazione è stata violata e depredata: questo genera un diffuso senso di paura e inquietudine, provocando sfiducia nelle istituzioni preposte a tutela dell’ordine pubblico». Salvo poi ricordare che «il crescente malumore dei residenti rischia di trasformarsi in un’esasperazione che potrebbe portare qualcuno a commettere reati nell’intento di difendersi e farsi giustizia» e che «è sempre più necessaria un’opera di controllo del territorio e di repressione che deve essere effettuata dai corpi armati dello Stato o chiunque altro preposto alla sicurezza pubblica». Chi volesse aderire alla raccolta firme può farlo da domani in Comune dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 12. Anche nella sede distaccata a Querce, il martedì dalle 10.30 alle 12.30.