Padre e figlio imprenditori non dichiarano 3 milioni di euro, scattano i sequestri

Iva non pagata per 679mila euro, sigilli ad appartamento e auto

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Empoli, 2 settembre 2020 - Avrebbero gestito tre aziende, due delle quali intestate a prestanome, omettendo di dichiarare ricavi per un totale di 3 milioni di euro e in alcuni casi evadendo l'Iva grazie a un sistema di fatture per operazioni inesistenti impiegate per abbattere il reddito imponibile. Per questo due imprenditori dell'Empolese operanti nel settore della produzione di accessori per l'abbigliamento, padre e figlio, originari della Cina, sono stati colpiti da un decreto di sequestro preventivo di beni per 679.000 euro, pari al valore dell'Iva evasa.

Il provvedimento, emesso dal gip su richiesta della procura di Firenze, è stato eseguito dalla guardia di finanza. I sigilli sono scattati tra l'altro per un appartamento in provincia di Prato e per tre auto. «La gravità degli elementi riscontrati - spiega la finanza in una nota - ha indotto la procura della Repubblica di Firenze a richiedere e ottenere il decreto di sequestro, la cui esecuzione ha consentito, in attesa del giudizio, di cautelare denaro, beni mobili e un immobile a garanzia del debito tributario».