Far West al parco, un arresto

Pistola in pugno, un 49enne minaccia tre spacciatori in via Buozzi

Il commissario dell’anticrimine Danilo Di Stefano durante il resoconto dell’arresto

Il commissario dell’anticrimine Danilo Di Stefano durante il resoconto dell’arresto

Empoli, 15 giugno 2019 - E’ arrivato all’improvviso, ha estratto la pistola dalla cinta dei pantaloni e l’ha puntata contro tre giovani. Una sequenza da Far West che, giovedì, ha fatto scattare il panico nei giardini di viale Buozzi a Empoli. A dare l’allarme è stato uno spettatore della scena da mettere i brividi, mentre le mamme con i loro piccoli cercavano di allontanarsi da quella situazione di estremo pericolo. A impugnare l’arma, una Beretta 34 calibro nove corto in passato in dotazione all’Esercito e alle forze di polizia, un georgiano classe 1970, in Italia con regolare permesso di soggiorno ma senza fissa dimora. L’uomo è stato arrestato dalla polizia per detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo e minaccia aggravata. E’un volto noto: era già stato denunciato lo scorso 22 novembre perché, in compagnia di un altro georgiano, aveva rubato medicinali alla Farmacia Chiarugi, senza contare che era già stato denunciato per la violazione della normativa sugli stranieri. L’altro giorno, verso le 16, il 49enne, stando a quanto ricostruito dalla polizia, è arrivato al parco in bicicletta. Si è fermato dai tre nigeriani, tutti legati all’ambito dello spaccio, e ha estratto la pistola, con sette colpi, puntandogliela contro. Stando al racconto dei tre, li avrebbe minacciati per farsi dire il nome di un soggetto dal quale il georgiano avrebbe acquistato eroina poco prima.

Droga che al momento dell’arresto non era nella sua disponibilità. I tre, forti della superiorità numerica, sono riusciti a distrarlo e disarmarlo, il tutto mentre la polizia si precipitava in viale Buozzi. Al loro arrivo, i poliziotti hanno identificato i tre e arrestato il georgiano, sequestrando l’arma il cui numero di matricola risultava leggibile. Secondo gli accertamenti svolti, la pistola non è censita. Si può ipotizzare, come spiegato dal commissario Danilo Di Stefano a capo della squadra Anticrimine, che sia provento di un furto nell’abitazione di qualcuno che ha ‘ereditato’ la Beretta da un anziano genitore. Gli accertamenti, anche per capire se l’arma abbia di recente sparato, sono in corso. Intanto il georgiano è già a piede libero: nel corso del processo per direttissima svoltosi ieri, il giudice ha disposto la convalida. Il 49enne, in attesa del processo, dovrà sottostare a obbligo di firma per tre volte a settimana in commissariato.

S.P.