Erba alta e rifiuti abbandonati "Le frazioni sono dimenticate"

La denuncia di Diego Crocetti, coordinatore locale di Forza Italia, sullo stato di marciapiedi e caditoie. L’esponente dell’opposizione punta il dito contro la ditta vincitrice della gestione del verde pubblico.

Erba alta e rifiuti abbandonati  "Le frazioni sono dimenticate"

Erba alta e rifiuti abbandonati "Le frazioni sono dimenticate"

"Le frazioni? Aree di serie b. Non contano, sono abbandonate a loro stesse". La denuncia arriva da Diego Crocetti, coordinatore di Forza Italia Capraia e Limite. Una protesta che guarda a Capraia Fiorentina, dove, secondo quanto riportato dal politico locale, "le vie sono degradate, con l’erba alta ed incolta, rifiuti abbandonati agli angoli delle strade". Un problema, quello sollevato da Crocetti, non solo per chi deve usufruire dei marciapiedi, "ma anche per la salute pubblica dato che la scarsità d’igiene - sostiene l’esponente dell’opposizione facendo appello all’amministrazione comunale - fa proliferare topi e zanzare. Chiediamo che il Comune si faccia portavoce verso la ditta a cui ha dato in gestione il verde pubblico, affinché ripristini con la massima urgenza il decoro cittadino. Qualora la ditta non fosse in grado di ottemperare alle richieste previste, che sia rimossa e sostituita con una in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro". L’ultima segnalazione era arrivata soltanto pochi giorni fa dal borgo di Capraia alta, zona Castello, dove i residenti avevano sollecitato l’intervento di ripulizia delle caditoie. Una manutenzione necessaria più che mai in un momento in cui l’Italia si è trovata a fare i conti con maltempo e allagamenti. "I tombini delle fognature che dovrebbero raccogliere l’acqua sono pieni fino alla grata, di terra e detriti - avevano fatto presente alcuni cittadini - Da troppo tempo ormai non passa nessuno a tagliare l’erba". Diego Crocetti punta il dito contro la ditta vincitrice della gestione del verde pubblico. E non solo.

"Questa situazione va avanti da anni. Così come non è cosa nuova che l’autorità di bacino non provveda a mettere in sicurezza l’alveo del fiume Arno. Nel 2022 erano stati stanziati 63milioni di euro per lavori di messa in sicurezza. Lavori che non sembrano neppure cominciati. Il fiume contiene spazzatura, tronchi, alberi spezzati e detriti di ogni genere. Erba alta e canneti a breve seccheranno e saranno un potenziale innesco per incendi, proprio in prossimità delle case. È inutile chiedere i soldi ai cittadini per il Consorzio di Bonifica se poi nemmeno i servizi essenziali sono garantiti".