EMPOLESE VALDELSA
Un maxi screening gratuito sull’epatite C. Un’opportunità offerta dall’Asl Toscana centro che da lunedì sarà attiva in quasi 90 i punti tra presisi sociosanitari e associazioni sul territorio. Sul territorio dell’Empolese Valdelsa verranno aperti diversi sportelli. Le sedi dove rivolgersi sono a Certaldo, alla Casa della Comunità in piazza dei Macelli, il 2° e il 4° mercoledì del mese dalle 14.30 alle 17.30; sempre a Certaldo sono previsti a settembre due singoli eventi alla Misericordia in via Matteotti, il 4 settembre dalle 16 alle 18 e il 18 settembre dalle 16 alle 18. Sempre in Valdesla, a Castelfiorentino, il punto screening sarà alla Casa della Salute in via Pavese, il giovedì dalle 9 alle 12. Spostandoci a Cerreto Guidi ci si potrà rivolgere alla Casa della Salute in via dei Fossi, il 1° e il 3° mercoledì del mese dalle 14.30 alle 17.30. Due sono le sedi a Empoli: una al presidio Asl in via dei Cappuccini il sabato dalle 9 alle 12, l’altro alla Rami in via Cavour dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e il sabato dalle 9 alle 11. Presidi per lo screening anche a Montelupo Fiorentino all’Anpas in via Caverni 20 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 10; a Montespertoli, all’Anpas in viale Risorgimento 46, lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 9.30; e a Vinci in via Matteotti 24, si terrà un evento il prossime 30 settembre dalle 8 alle 12.
Consultando il sito dell’azienda sanitaria ma anche la pagina del sito della Regione Toscana dedicata all’epatite C, i cittadini nati tra il 1969 e il 1989 a cui il programma si rivolge, potranno trovare la sede più comoda dove recarsi, comprensiva di giorni e orari. A disposizioni anche sedi mobili e incontri occasionali previsti di domenica proprio per dare a tutti la possibilità di accesso. Le sedi sono state rese disponibili in modo capillare nei presidi Asl della Toscana centro e presso le associazioni per facilitare il cittadino con la possibilità di fare riferimento al Comune dove per motivi di lavoro o altro è più comodo recarsi, non necessariamente quindi in quello dove si ha la residenza. "L’adesione a questa campagna di screening – sottolinea il direttore del dipartimento prevenzione, Renzo Berti - può consentire di prevenire le gravi conseguenze dell’infezione da epatite C quali l’insufficienza epatica, la cirrosi e il tumore del fegato. Un risultato importantissimo che mi auguro sia pienamente compreso dalla cittadinanza ai fini di una larga partecipazione".