Empoli, il sogno serie A, l'appello: "Tutti allo stadio"

Il confronto di sabato con il Novara potrebbe portare la promozione

Tifosi dell'Empoli

Tifosi dell'Empoli

Empoli, 25 aprile 2018 - E adesso tutti al ‘Castellani’. Non ci sono scuse, non ci sono alternative, quella del 28 aprile potrebbe essere una data da segnare in rosso sul calendario sportivo della città. L’Empoli, sabato, serve per il match: con una vittoria ai danni del Novara, gli azzurri allenati da Aurelio Andreazzoli sarebbero matematicamente promossi in serie A con quattro giornate di anticipo.

E’ una sorta di record, un vero e proprio primato assoluto per una squadra che già in altre cinque occasioni aveva conquistato la massima categoria, ma mai con questi numeri e mai con questa superiorità dimostrata ogni oltre ragionevole dubbio nei confronti delle rivali.

L’ultima vittoria, quella conquistata in casa del Frosinone, non ha fatto che certificare l’assoluta supremazia di Caputo e soci sul campionato, un 4-2 esterno sull’ormai ex seconda in classifica che non ha lasciato spazio alle interpretazioni. Un Empoli che ha vinto, convinto e divertito e che adesso chiama a raccolta i suoi tifosi per quella che si preannuncia come una grande festa dello sport.

«Tutti allo stadio? Mi sembra il minimo – spiega il presidente del Centro di coordinamento Athos Bagnoli – e direi anche che in settimana, in questa settimana, sarebbe opportuno che almeno i tifosi dell’Empoli mettessero fuori dalla finestra una bandiera, o comunque qualcosa di azzurro. Dobbiamo far sentire ai ragazzi il nostro affetto e il nostro calore, dobbiamo ringraziarli per le emozioni che ci hanno fatto vivere».

Dopo una delle stagioni più brutte della storia recente, quella culminata con la retrocessione dello scorso anno, i tifosi avevano voglia di tornare a sorridere. L’Empoli di Andreazzoli ha riconciliato la città col calcio, una città che non sempre è stata in grado di dimostrare il suo attaccamento nei confronti della squadra. Il ‘Castellani’ ha una media spettatori che non supera le 5000 unità: è una delle più basse della categoria.

Eppure, l’anno prossimo, tornerà ad assaporare il calcio che conta, quello della serie A.

«Mi auguro davvero che il pubblico risponda meglio rispetto a come ha fatto per gran parte della stagione. Non sto parlando dei tifosi fedeli, quello zoccolo duro che ben conosciamo – dice ancora Bagnoli – ma di tutti quelli che hanno a cuore le sorti della squadra ma che non sempre sono propensi a venire allo stadio. Ricordo a tutti che questi ragazzi stanno superando tutti i record, giocano un calcio straordinario e hanno la possibilità di arrivare primi, cosa mai successa nella storia del club».

Lontani davvero i tempi in cui i tifosi, tornando da Palermo, aspettavano la squadra per contestarla ferocemente, eppure non è passato nemmeno un anno. «Sembra davvero una vita fa – spiega il presidente del Centro di coordinamento – ma il merito è ancora una volta della squadra che ci ha fatto divertire e al tempo stesso dimenticare il passato. Un grazie va anche ai dirigenti, perché hanno capito gli errori e non li hanno ripetuti. Dagli errori commessi hanno imparato la lezione».