Emozioni e insegnamenti: Sara Morganti incontra gli studenti del Gonnelli

Il sindaco Campinoti: "Una ragazza così esile con la forza di un rimorchiatore"

Sara Morganti a Gambassi Terme

Sara Morganti a Gambassi Terme

Gambassi Terme, 14 marzo 2019 - Un incontro carico di emozioni e di insegnamenti quello che si è svolto nella palestra comunale di Gambassi Terme. Protagonista Sara Morganti, atleta para-olimpica e campionessa del mondo nella disciplina di paradressage freestyle. La cavallerizza toscana, affetta da sclerosi multipla, ha raccontato la sua straordinaria storia ad una platea di giovani e adulti, colpiti dalla suo coraggio e dalla sua grande forza di non arrendersi alle avversità della vita. L’incontro con la Morganti si è svolto nell’ambito del progetto Oltrerete portato avanti dall’istituto comprensivo Gonnelli sotto la supervisione del professor Marco Catone. “E’ stato un momento davvero importante per tutti – commenta lo stesso docente – I ragazzi alla fine dell’incontro hanno voluto farsi selfie con lei e le hanno chiesto l’autografo. Sara ci ha incoraggiato anche per il nostro sogno, quello di realizzare un libro illustrato che possa accompagnare la nostra nazionale alle Paraolimpiadi di Tokyo 2020”. A fare gli onori di casa il sindaco, Paolo Campinoti, particolarmente felice della presenza della campionessa a Gambassi, che su facebook ha poi commentato: “Ve lo immaginate cosa può insegnare con tutta la sua dolcezza e determinazione una campionessa mondiale che ha dovuto superare un milione di scalini in più? Ci può insegnare che affrontare le cose con coraggio, caparbietà e voglia di vivere è forse l'unico modo di stare in questa vita. Questo ci ha insegnato stasera Sara Morganti. Una ragazza così esile con la forza di un rimorchiatore che a ogni frase sussurrata ti fa capire quanto puoi imparare ancora e quanto rispetto si meriti la vita. Insieme a lei bellissimi interventi di Paolo Baragli, che dall'alto della sua esperienza universitaria ci ha fatto conoscere cose nuove sul cavallo e Carlo Romiti, che con il suo solito garbo è riuscito ad affrontare un tema complicato come quello della propria interpretazione artistica dell'animale cavallo. Grazie a Tiziana Costa, alla dirigente scolastica Maria Antonia Lai, al bravissimo professore Marco Catone, che ha curato tutto il progetto che non è solo l'incontro di oggi pomeriggio. Grazie a tutti di cuore”.  Irene Puccioni