Elezioni, gli elettori dell’Unione sono 129.610. E le donne superano gli uomini

Sul territorio dell’Empolese Valdelsa sono presenti 157 sezioni

Lo scrutinio inizierà con le schede del Senato

Lo scrutinio inizierà con le schede del Senato

Empoli, 4 marzo 2018 - Oggi i cittadini italiani sono chiamati alle urne per eleggere i nuovi membri della Camera e del Senato. Negli undici comuni dell’Empolese Valdelsa sono 129.610 gli aventi diritto al voto, di cui 9.538 voteranno soltanto per la Camera dei deputati, perché non hanno ancora compiuto 25 anni di età. Nel Circondario ci sono più votanti donne, 71.683, rispetto agli uomini 57.927. I cittadini dell’Empolese Valdelsa potranno esprimere il loro diritto al voto nelle 157 sezioni presenti negli undici Comuni. Empoli è il territorio comunale con maggior numero di sezioni, 42; seguono Fucecchio con 20 e Castelfiorentino con 18. Il Comune con minor sezioni è Montaione dove se ne contano 3, seguito da Gambassi Terme con 4. Come è fatta la scheda elettorale che i votanti si troveranno per le mani? Il nuovo sistema misto, proporzionale e maggioritario, prevede che il Parlamento venga eletto in due modi diversi ma collegati: un modo viene chiamato «uninominale» e un modo viene chiamato «proporzionale».

«Uninominale» vuol dire che in ogni collegio le coalizioni o i partiti candidano una sola persona, e chi prende più voti tra le persone candidate (basta un solo voto in più) ottiene un seggio; «proporzionale» vuol dire che più seggi in un collegio vengono invece divisi in modo proporzionale ai voti presi dalle coalizioni o dai partiti. Circa un terzo dei seggi tra Camera e Senato sarà eletto in confronti diretti nei collegi uninominali, e i restanti due terzi saranno eletti col sistema proporzionale. Ogni scheda sarà divisa in un certo numero di aree separate tra loro, corrispondenti a ciascun partito o coalizione. All’interno di ogni area ci sarà in testa uno spazio rettangolare con un unico nome: è il candidato scelto da ogni coalizione – o partito – nel collegio uninominale. Si possono fare al massimo due segni sulla scheda: si può barrare il nome del candidato al collegio uninominale che preferiamo e poi scegliere una delle liste che lo appoggiano. Quindi i due segni devono essere fatti nella stessa area: non è possibile scegliere un candidato all’uninominale e un partito di una coalizione diversa da quella di quel candidato (quello che si chiama «voto disgiunto»).

Una volta scelto un candidato uninominale, è possibile scegliere solo e soltanto una delle liste che lo appoggiano. Se si sceglie una lista in un’altra coalizione, la scheda viene annullata. Altra cosa importante: non sono previste le preferenze. Si può votare una lista, ma non si può scegliere a quale candidato di quella lista dare il proprio voto: la lista dei nomi è solo un’informazione in più. Se alla scheda si aggiungono altri segni sui nomi dei candidati, si rischia di vedere il proprio voto annullato.

Irene Puccioni