E’ la seconda estate più calda dal 2003. "E la fine della siccità è ancora un miraggio"

Secondo Gordon Baldacci, meteorologo dell’università di Firenze, il peggio non è passato. "Pochi giorni fa abbiamo toccato il picco della minima a Empoli"

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Ormai non ci sono più dubbi: in termini di temperature, quella del 2022 sarà registrata come la seconda estate più calda dopo quella record del 2003, quando la siccità e le temperature arrivarono a superare perfino quelle di quest’anno e il caldo attanagliò il nostro paese fino alla fine del mese di agosto. A dirlo è il meteorologo e fisico dell’atmosfera Gordon Baldacci, che lavora per l’università di Firenze ed ha sottomano dati e modelli matematici con cui analizzare e prevedere la situazione sul nostro territorio per i prossimi giorni.

"Quello che possiamo dire al momento – spiega Baldacci – è che la fine di questa emergenza legata alla siccità non è ancora all’orizzonte. Nei prossimi giorni potranno esserci sicuramente dei fenomeni temporaleschi e delle piogge, ma niente che si avvicini a ciò di cui ci sarebbe bisogno per risolvere il problema".

L’unica buona notizia è questo allentamento della morsa del caldo. "Dal punto di vista delle temperature ci sono già stati degli abbassamenti, ma come accennato a preoccupare e soprattutto l’assenza delle piogge". Nei giorni scorsi, poi, si è registrata ad Empoli la temperatura minima più bassa della storia, un dato incredibile se pensiamo che ci troviamo nel cuore della Toscana e non in qualche isola tropicale. "I nostri strumenti – dice infine Baldacci – hanno segnato 27 gradi di minima. Fidatevi, questo è davvero un dato record".

t.c.