Dopo il nubrifagio, la conta dei danni

Masetti, delegato dell’Unione alla protezione civile: "Anche una pianta sana e ben manutenuta può crollare in particolari situazioni"

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EMPOLESE VALDELSA

Sette comuni su undici dell’Empolese Valdelsa sono stati coinvolti dall’ondata di maltempo di domenica. L’ufficio di protezione civile dell’Unione dei Comuni ieri ha effettuato una ricognizione su tutto il territorio e dal report emerge che le raffiche di vento più violente registrate in provincia di Firenze sono state proprio nell’Empolese Valdelsa. Alle 16.45, a Cerreto Guidi il vento ha soffiato a una velocità di 78,48 kmh. Nello stesso momento a Montespertoli ha raggiunto i 73 kmh. Gli effetti sono stati evidenti e i danni, in certi casi, pesanti: alberi caduti sulle auto in sosta, rami spezzati e strade interrotte, tegole ‘volate’ dai tetti. Nell’area di sosta della zona industriale Pontorme il vento ha rovesciato una grossa roulotte. Colpiti anche vari pali della luce e della telefonia. La pioggia, caduta copiosamente, ha fatto il resto: a Certaldo si è allato un sottopasso e a Botinaccio, nel comune di Montespertoli, c’è stata una frana. Per fortuna non ci sono state situazioni particolarmente difficili da gestire, né evacuazioni da abitazioni. Numerose, però, sono state le chiamate ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine.

"Il sistema di protezione civile dell’Unione – spiega Paolo Masetti, sindaco di Montelupo con delega alla protezione civile per l’Unione - ha lavorato in stretto contatto con i singoli Comuni e i loro tecnici, e i vigili del fuoco. Prezioso e indispensabile è stato il coordinamento dei volontari. Nove pattuglie della polizia municipale dell’Unione sono state impegnate su tutto il territorio. Della task force attivata nell’emergenza ha fatto parte anche la Città metropolitana". La furia del temporale è durata meno di un’ora, ma le conseguenze non sono state poche. Tanta la paura, soprattutto per le piante in aree pubbliche venute giù, che hanno sfondato tetti delle vetture o invaso proprietà private.

"Dobbiamo tenere presente che anche una pianta sana e ben manutenuta può crollare in particolari situazione meteorologiche. Il rischio zero non esiste – sottolinea Masetti – Ovviamente, nelle nuove piantumazioni in spazi pubblici bisognerà prediligere piante che contrastino meglio certi agenti atmosferici. Nel caso degli alberi caduti si dovrà capire, caso per caso, le ragioni del crollo". Il delegato alla protezione civile dell’Unione mette l’accento anche sull’importanza delle allerte meteo emesse dalla sala operativa regionale. Quella diramata per la giornata di domenica era di colore giallo, quindi di "vigilanza". "E’ importante che i cittadini prendano molto sul serio le comunicazioni della sala operativa regionale – dice Masetti – Spesso si tende a ironizzare quando viene diramata un’allerta a cui non seguono gli effetti previsti. Invece, dovrebbe far scattare in ognuno di noi un sistema di auto protezione che faccia adottare comportamenti responsabili. Io, per esempio, davanti all’avviso di criticità gialla, ho annullato un evento che si sarebbe dovuto svolgere nei pressi della chiesa di San Michele a Luciano, in area boschiva".

Irene Puccioni