Non si presentano all’appuntamento, l’Asl chiede il conto agli "smemorati"

L’azienda sanitaria ha inviato le prime lettere reclamando il pagamento per le visite fissate fra il 2018 e il 2019

Visite Asl

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Empoli, 5 maggio 2022 - Avete prenotato una visita specialistica ma poi non vi siete presentati dimenticando di disdirla? Male, anzi "malum". Per tutti gli smemorati, l’Asl fa scattare la procedura del "malum": un provvedimento per combattere l’assenteismo di chi prenota una prestazione ma poi dà buca. Il pagamento era stato sospeso durante il periodo di emergenza Covid secondo un’ordinanza regionale.

Ora però è tempo di chiedere il conto ai cittadini inadempienti. L’Azienda sanitaria ha iniziato dal territorio empolese, inviando le prime lettere sotto forma di "avviso bonario", con richiesta di pagamento per mancata presentazione a una o più prestazione ambulatoriale nel biennio 2018-2019. L’importo della sanzione è pari al ticket della prestazione diagnostica o della visita specialistica non effettuate, senza applicazione della fascia aggiuntiva modulata sul reddito, che viene richiesta anche agli esenti.

Sono circa 11mila i cittadini che negli anni 2018-2019 non si sono presentati agli appuntamenti prenotati nei presidi dell’area empolese. A oggi sono stati inviati i primi 8mila avvisi bonari. Le normative nazionali e regionali prevedono la disdetta almeno 48 ore prima della data prevista per l’erogazione, consentendo così ad altri utenti di usufruire della prestazione. Gli avvisi vengono inviati per posta ordinaria e non prevedono aggravi di spese. L’annullamento del malum viene valutato solo in presenza di casi specifici legati all’impossibilità imprevista e sopraggiunta di presentarsi, come malattie, ricoveri, lutti, eventi atmosferici eccezionali. Per queste casistiche potrà essere richiesto di presentare la necessaria documentazione probatoria.

Per informazioni o chiarimenti l’Azienda sanitaria ha messo a disposizione dei cittadini il numero 055 6934000, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, a cui rispondono operatori esperti degli uffici recupero crediti di Firenze ed Empoli. Nella lettera sono inoltre riportati i recapiti mail e fax cui inviare documentazione o argomentazioni difensive, utilizzando il modulo allegato alla lettera. Coloro che non rispondono al sollecito nei termini indicati e non provvedono al pagamento in questa prima fase, riceveranno nei prossimi mesi un verbale di accertamento recapitato con atto giudiziario, con aggravio di spese amministrative e postali che si aggiungono alla sanzione. L’Azienda sanitaria invita i cittadini a utilizzare il bollettino postale allegato alla lettera per il pagamento, poiché risulta a oggi la sola modalità riconosciuta, che garantisce la chiusura delle posizioni aperte senza procedere con il processo di recupero.