Dialisi San Giuseppe, posta una targa in memoria di Miriam Fabbrizi

Omaggio all'infermiera scomparsa prematuramente nel reparto con 12 posti letto a supporto della dialisi di San Miniato

Intitolazione all'infermiera Fabbrizi

Intitolazione all'infermiera Fabbrizi

Empoli, 22 ottobre 2020 - E’ stato intitolato stamattina il reparto di emodialisi all’ospedale San Giuseppe di Empoli collocando una targa in memoria della dottoressa Miriam Fabbrizi, scomparsa prematuramente e ricordata con affetto dal personale infermieristico che ha collaborato con lei per molti anni alla dialisi dell’ospedale di San Miniato. La passione e lo spirito di dedizione hanno contraddistinto il suo impegno, dedicando ogni giorno passione e professionalità verso i pazienti e condivisione con colleghi. L’iniziativa è stata posticipata di alcuni mesi a causa della pandemia da Covid-19. Stamattina era presente Silvia Guarducci, direttore sanitario del presidio San Giuseppe, Lucia Salvadori, direzione infermieristica Empoli, Lucia Dani, direttore nefrologia e dialisi di Empoli, Simone Baldi, coordinatore infermieristico dialisi Empoli e Carla Frediani, precedente coordinatore infermieristico dialisi, adesso in pensione, oltre al marito della dottoressa Fabbrizi. Il reparto è dotato di 12 posti letto tecnici ed è in funzione già da 8 mesi con il suo nuovo assetto. L’ampliamento ha comportato un intervento di realizzazione di circa 6 mesi per un importo complessivo di circa 400mila euro. Il progetto ha consentito di migliorare la congestione delle postazioni di emodialisi all’ospedale degli Infermi di San Miniato, di garantire un’adeguata assistenza per i pazienti ricoverati nei reparti del presidio di Empoli e in pronto soccorso e che necessitano di una consulenza specialistica, oltre ad aumentare l’offerta per nuovi pazienti in emodialisi. “Un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari impegnati nella gestione della dialisi, già operativa da alcuni mesi. L’inaugurazione del reparto è stata rinviata a causa della pandemia, ma oggi, come direzione sanitaria e aziendale, abbiamo voluto comunque collocare la targa in memoria di Miriam Fabbrizi per ricordarla con affetto - afferma Silvia Guarducci, direttore sanitario San Giuseppe- Non ho conosciuto Miriam, ma ne ho sentito parlare spesso dalla dottoressa Dani e dalla dottoressa Salvadori per la sua generosità e passione nel suo lavoro. Oggi è stata anche l’occasione per ringraziare l’Associazione Avo di Empoli per aver donato due carrozzine al reparto e il signor Maltinti per aver regalato al reparto un opuscolo sulla dialisi in vacanza.” “Miriam è scomparsa da alcuni anni lasciando un ricordo indelebile. Era una professionista molto amata dai pazienti per le parole e i gesti di conforto che ogni giorno mostrava. Con la sua calma riusciva a gestire momenti critici e di stress senza perdere la lucidità nel suo lavoro e questo è stato un grande insegnamento per me e per tutti coloro che negli anni hanno collaborato con lei", sottolinea Lucia Dani I posti tecnici della dialisi sono stati collocati al piano terra dell’ospedale, blocco A3, per garantire la facilità di accesso per ogni tipo di utenza. E’ stato installato un sistema di trattamento dell’acqua per dialisi di tipo ultrapuro mediante osmosi inversa a doppio stadio (filtrazione dell’acqua attraverso membrana semipermeabile sotto pressione). Un anello di distribuzione fornisce l’acqua trattata ad ogni singola unità dialitica. Al contempo si è trasferita nel presidio di Empoli anche l’attività di degenza nefrologica, garantendo gli standard ospedalieri richiesti. Nel presidio di San Miniato resta una dialisi decentrata con 25 postazioni di dialisi, l’attività ambulatoriale per esterni, la gestione dei pazienti trapiantati e la dialisi peritoneale, fino all’apertura del nuovo reparto di nefrologia e dialisi nel blocco H dell’Ospedale San Giuseppe. Attualmente la nefrologia e dialisi di Empoli-San Miniato ha in carico 132 pazienti in emodialisi (45 eseguono emodialisi a Empoli), 37 pazienti in dialisi peritoneale e un paziente in emodialisi domiciliare, in totale 170 pazienti. Inoltre segue 60 trapiantati renali.