Diagnosi tempestiva Salvata una neonata

A poche ore dalla nascita è stata scoperta una cardiopatia congenita . Trasferita all’Opa di Massa

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EMPOLI

Un ritardo di qualche ora avrebbe potuto determinare gravissime conseguenze in una bambina cui è stata diagnosticata, alla nascita, una cardiopatia congenita. La piccola è nata al San Giuseppe di Empoli dove, grazie alla sinergia tra le diverse specialistiche, adesso non è più in pericolo di vita. La prima ad accorgersi della anomalia nella neonata è stata la dottoressa Ambra Bartoli, nel corso della prima visita pediatrica. Il medico ha evidenziato la presenza di un soffio cardiaco. Nonostante le buone condizioni generali della neonata e la normalità dei parametri vitali al momento della visita, la pediatra ha allertato subito la consulente cardiologa per richiedere una valutazione ecocardiografica.

Il cardiologo, la dottoressa Elisa Salvetti, ha eseguito l’ecografia cardiaca che ha permesso di evidenziare reperti compatibili con una stenosi polmonare critica, ovvero "un restringimento critico della valvola polmonare, localizzata tra il ventricolo destro del cuore e l’arteria polmonare, che conduce il sangue ai polmoni per essere ossigenato – spiega il dottor Attilio Del Rosso, direttore cardiologia Empoli -. In caso di restringimento critico il flusso sanguigno verso i polmoni appare nettamente ridotto attraverso questa via. In tali neonati, il flusso di sangue ai polmoni è garantito dal dotto arterioso, un vaso fisiologicamente pervio durante l’epoca fetale ma che va incontro a chiusura spontanea nei primi giorni, talvolta ore, di vita. La progressiva chiusura del dotto determina una riduzione del flusso di sangue ai polmoni con conseguente desaturazione (e cianosi) dei piccoli pazienti".

La neonata al momento del trasferimento nel reparto di patologia neonatale per la stabilizzazione mostrava già un peggioramento dei parametri vitali. La dottoressa Serena Ballotti, pediatra, presente in reparto, ha proceduto a reperire un accesso venoso centrale per effettuare l’infusione di prostaglandine, la terapia salvavita prevista per tale condizione patologica. In seguito la piccola è stata trasferita all’ospedale cardiochirurgico di Massa dove è stata operata d’urgenza. L’intervento di valvuloplastica ha avuto esito positivo ed ora la neonata è stabile con buon compenso clinico.