Danni da errori medici. La Asl pagherà 900mila euro

Due richieste presentate da cittadini che si erano rivolti, per visite e cure, ai servizi dell’ex Asl 11 di Empoli

Medici curano un paziente in un ospedale (foto d’archivio)

Medici curano un paziente in un ospedale (foto d’archivio)

Empoli, 8 dicembre 2020 -  La salute è il bene più prezioso e dunque anche il più ‘caro’ da risarcire nel caso venga accertato un errore medico che in qualche modo sia stato la causa di un danno alla salute di un paziente. L’Asl Toscana centro dovrà infatti sborsare la considerevole cifra di 900mila euro a titolo risarcitorio di due richieste presentate da cittadini che si erano rivolti, per visite e cure, ai servizi dell’ex Asl 11 di Empoli.

Due casi diversi, ma con lo stesso epilogo: invece di risolvere i loro problemi, gli sfortunati cittadini hanno visto peggiorare le loro condizioni sanitarie. In un caso la persona non è neppure più in vita. A richiedere i danni sono stati i familiari. Il risarcimento più oneroso, del quasi milione di euro a carico dell’azienda sanitaria, è pari a 650mila euro. Secondo quanto appreso la somma che è stata messa a bilancio andrà a chiudere una pratica che durava da cinque anni.

La protagonista della vicenda è una persona alla quale un ritardo diagnostico ha provocato danni permanenti. Il soggetto, in base alla ricostruzione del suo excursus sanitario, era rimasto vittima di un infortunio e a seguito di un trauma cranico aveva riportato un ematoma subdurale, ovvero un versamento di sangue nella zona delle meningi. Il non aver tempestivamente individuato il problema ha provocato successivamente dei danni importanti al paziente, tanto da far partire una richiesta di risarcimento. L’istanza presentata dall’interessato e dai propri familiari risale al gennaio 2015. C’è voluto un lustro, ma alla fine i richiedenti hanno vinto la loro battaglia. A seguito delle valutazioni espresse dal comitato gestione sinistri, su cui è stato espresso parere favorevole del comitato regionale sinistri, è stata quindi accolta l’istanza risarcitoria che ha messo definitivamente fine al contenzioso.

L’altro pagamento messo a bilancio dall’azienda sanitaria riguarda invece una richiesta avanzata nel novembre 2018 da quattro familiari – la moglie e tre figli - di un uomo deceduto cinque anni fa. Nel presentare la richiesta di risarcimento i congiunti sostenevano che la morte del proprio caro fosse dipesa da una responsabilità aziendale e che, giunta prematuramente rispetto all’età del paziente, avrebbe causato alla vittima la perdita di chance. Anche in questo caso, dopo aver espletato il necessario iter istruttorio attraverso i propri uffici competenti l’Asl ha accolto la richieste e ha dato mandato di pagare la somma di 250mila euro per chiudere la pratica. Nel bilancio annuale dell’Asl quello dei ‘risarcimenti’ rappresenta un capitolo di spesa variabile, ma purtroppo sempre presente. E’ infatti un diritto dei cittadini che ritengono di aver subito danni attribuibili a responsabilità dell’azienda presentare richiesta di risarcimento.

Irene Puccioni