Dal Ferraris-Brunelleschi no alla violenza sulle donne

I ragazzi seguiranno in rete l’evento con gli interventi di esperti e la testimonianza di Giovanna Ferrari, madre di Giulia, uccisa nel 2009

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Ci sono ‘incontri’ così importanti che neppure l’emergenza Covid può impedire. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne l’istituto superiore "Ferraris-Brunelleschi" di Empoli ha organizzato un evento a distanza, ma che tutti, studenti, docenti e personale ata, potranno seguire su internet. Mercoledì, dalle 10 alle 12, sulla piattaforma virtuale della scuola si susseguiranno interventi di psicologi, figure professionali che lavorano per combattere il fenomeno della violenza e la toccante testimonianza di Giovanna Ferrari, madre di Giulia Galiotto, uccisa a 30 anni a colpi di pietra dal marito Marco Manzini, poi chiusa in un sacco e gettata nel fiume. Un delitto atroce, inspiegabile, assurdo, consumato l’11 febbraio 2009 a San Michele dei Mucchietti, comune in provincia di Modena.

La madre ha scritto un libro, "Per non dargliela vinta" (Lurago d’Erba, 2012), una rigorosa ricostruzione, in base agli atti processuali, del delitto e del conseguente procedimento giudiziario, che dopo tre gradi di giudizio ha condannato a diciannove anni di carcere l’assassino. La mattinata sarà aperta dai saluti della dirigente scolastica, Daniela Mancini (nella foto); seguiranno gli interventi dei dottori Alessandra Pifferi e Claudio Pagliara, della task force del codice rosa; della psicologa Maya Albano, del centro antiviolenza Lilith di Empoli, della psicoterapeuta dell’istituto Francesca Francesconi. Nel corso dell’evento verranno anche effettuate alcune letture a cura del laboratorio teatrale. Per promuovere l’iniziativa è stato realizzato anche un manifesto disegnato da un alunno della scuola, accompagnato da una citazione della scrittrice e saggista Simone De Beauvoir: "che niente ci limiti, che niente ci definisca, che niente ci sottometta. Sia la libertà la nostra stessa sostanza".

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il "Ferraris-Brunelleschi" non si è mai fermato, tra didattica a distanza e laboratori in presenza, ha sviluppato anche i canali social. Nel corso del lockdown della scorsa primavera sono stati realizzati video che hanno partecipato a vari concorsi.

Irene Puccioni