Chirurghi al lavoro in una sala operatoria (Foto d’archivio)
Empoli, 14 giugno 2018 - L’Azienda sanitaria Toscana Centro è stata condannata a pagare quasi 180mila euro, per la precisione 178.767,40 euro come risarcimento danni «provocati da presunta responsabilità aziendale». Si legge nella determina del direttore amministrativo e pubblicata all’albo pretorio dell’ente. La richiesta di risarcimento danni è stata avanzata da un paziente nell’agosto 2015. Non è chiaro il motivo esatto che ha visto la allora ex Asl 11 sotto ‘accusa’.
Interpellata da La Nazione per avere maggior informazioni in merito a quanto contenuto nel documento (che peraltro è un atto pubblico), l’Azienda sanitaria ha preferito non dare spiegazioni sull’errore per cui dovrà pagare quasi 200mila euro, trincerandosi dietro un’improbabile privacy (questione inesistente dato che nessuno avrebbe pubblicato il nome del paziente danneggiato, ndr), e dunque limitandosi a spiegare che «quanto oggetto della richiesta riguarda gli esiti di un intervento chirurgico per asportazione di adenocarcinoma, che è stato definito secondo le relazioni medico legali congiunte e seguendo le tabelle del tribunale di Milano in uso in giurisprudenza». Non è chiaro se sia stato eseguito un intervento non necessario o se l’intervento non abbia avuto un esito positivo. Fatto sta che il paziente in questione ha chiesto di essere risarcito, ottenendo appunto quasi 180mila euro.
E non è il solo ad avere puntato il dito e ottenuto un risarcimento: la stessa determina contiene il via libera a liquidare e pagare anche 100 euro a un paziente che nell’agosto 2011 si è rivalso sulla ex azienda Asl 10 Firenze e ben 10.585 euro a un altro paziente che, nel mese di ottobre 2016, ha richiesto «i danni asseritamente provocati da presunta responsabilità aziendale». In totale, l’azienda sanitaria toscana centro dovrà pagare la somma complessiva di 189.452,40 euro. Per l’Asl, forse, era meglio non farlo sapere a nessuno.