I compiti per le vacanze di Natale? I prof vogliono darli, ma i presidi...

I dirigenti dell’Empolese suggeriscono un ‘ozio’ rigenerante

Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti

Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti

Empoli, 12 dicembre 2018 - A pochi giorni dall’inizio delle vacanze natalizie si apre un dibattito: compiti a casa sì, compiti a casa no? A stimolarlo è lo stesso ministro all’istruzione Marco Bussetti che ha annunciato una circolare per "sensibilizzare il corpo docente e le scuole ad un momento di riposo degli studenti e delle famiglie affinché vengano diminuiti i compiti durante le vacanze natalizie". La ‘materia’ non poteva che dividere. Non solo i genitori, che si apprestano alla lunga pausa natalizia con il terrore di dover incastrare pranzi e cenoni in famiglia con i compiti dei figli, ma anche gli stessi ‘operatori’ della scuola. Da una parte i professori che rivendicano l’importanza dell’esercizio quotidiano, dall’altra i presidi favorevoli al riposo degli alunni.

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"Non sono molto d’accordo sulla proposta del ministro – dice la professoressa Barbara Furiesi, docente di lettere all’Enriques di Castelfiorentino – Senza compiti durante le vacanze si rischia che i ragazzi rientrino a scuola con troppa ruggine addosso. Questo periodo di pausa deve essere sfruttato per approfondire ciò che è stato fatto in classe. Per quanto riguarda la mia materia suggerisco letture, ricerche tematiche, anziché esercizi ripetitivi".

Dello stesso avviso il collega Maurizio Nuti, insegnante di matematica e fisica: "Sono favorevole ai compiti a casa durante le vacanze, purché non si esageri – dice – Eliminarli del tutto è sbagliato. La pausa natalizia è molto lunga e al rientro gli studenti potrebbero avere difficoltà a riprendere in mano la materia. Per coloro che quest’anno hanno anche l’esame di maturità è importante un esercizio costante per arrivare preparati alla prova finale".

La pensano diversamente i presidi. "Quella del ministro è una proposta ragionevole, altrimenti che vacanze sono?", commenta Tommaso Bertelli, dirigente del liceo Pontormo di Empoli.

Il collega Alessandro Marinelli, che dirige il liceo Virgilio, rilancia: "Ci vorrebbero più vacanze anche per i presidi – commenta con una battuta – Ci viene richiesto un impegno sempre più oneroso a fronte di uno stipendio invariato. Durante la pausa natalizia, a mio avviso, è importante che gli studenti riscoprano l’otium latino, quello produttivo, dedicato ad attività alternative e non ai compiti. Un buon riposo aiuta tutti a tornare sui banchi di scuola più freschi e rigenerati".