Empoli, 12 ottobre 2022 - La qualità dei servizi offerti ma anche la capacità di gestire le emergenze, trasformare i reparti a seconda delle necessità, assorbire l’urto della pandemia e saper reggere lo stress. Lo tsunami del Covid ha cambiato in maniera profonda l’organizzazione degli ospedali, chiamati ad affrontare una situazione sanitaria senza precedenti nella storia recente. Alcuni presidi hanno saputo rispondere meglio di altri. In questi giorni Newsweek, prestigiosa rivista statunitense con 4 milioni di copie in tutto il mondo, ha pubblicato la classifica annuale dei migliori ospedali del pianeta e anche d’Italia, grazie a un’indagine condotta insieme alla società di ricerca globale Statista. Il San Giuseppe di Empoli si è piazzato al 65esimo posto in Italia, sulle 112 strutture prese in esame. In testa alla classifica si trovano il policlinico Gemelli di Roma, sul podio il Niguarda di Milano e il Sant’Orsola di Bologna. Le prime sedici strutture sanitarie italiane rientrano anche fra i 250 migliori ospedali al mondo. Il San Giuseppe ha scalato ben cinque posizioni rispetto allo scorso anno e si è piazzato a metà della classifica generale, mantenendo lo stesso punteggio, pari al 71 per cento. In Toscana sono riusciti a fare meglio solo 5 ospedali: Careggi di Firenze (14esimo in Italia), San Donato di Arezzo (26esimo posto), Santa Maria Nuova di Firenze (posizione numero 51), Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli che si piazza subito dopo e infine l’ospedale della Misericordia Grosseto (55esimo). Dietro a Empoli, tra gli ospedali toscani presi in esame, figurano l’azienda ospedaliera universitaria senese (77esimo posto), il Lotti di Pontedera (87esimo), il San Luca di Lucca (centesimo), l’ospedale della Versilia (104esimo) e l’ospedale di Livorno tra i fanalini di coda. La classifica tiene conto di vari fattori e viene suddivisa in 11 specialità: pediatria, cardiochirurgia, endocrinologia, neurochirurgia, oncologia, ortopedia, neurologia, urologia, pneumologia, cardiologia e gastroenterologia. Ma come viene stilata questa classifica? L’analisi coinvolge oltre 800mila esperti tra cui medici, direttori d’ospedale e professionisti della salute in 27 paesi differenti, ai quali viene chiesto di rispondere a una ricerca e raccomandare le migliori strutture ospedaliere. Non solo: vengono raccolte anche le recensioni dei pazienti, il più delle volte tramite le compagnie assicurative. Tra i fattori che incidono ci sono anche gli indicatori di performance medica: dalla qualità dei trattamenti alle misure igieniche. Il risultato del San Giuseppe è incoraggiante. Ora la speranza: poter continuare a scalare la classifica.