Consegnati i lavori per la ex casa del fascio

In totale, si parla di interventi per un costo complessivo di 250mila euro, ulteriori rispetto ad altri 100mila euro spesi dal Comune per il consolidamento strutturale

La ex Casa del Fascio

La ex Casa del Fascio

Empoli, 13 ottobre 2018 - Dopo il progetto, è tempo di lavori per la ex casa del fascio di Santa Maria. In totale, si parla di interventi per un costo complessivo di 250mila euro, ulteriori rispetto ad altri 100mila euro spesi dal Comune per il consolidamento strutturale, visto che l’edificio era in condizioni precarie. I lavori dovranno essere ultimati entro 240 giorni, dopo la consegna avvenuta ufficialmente la scorsa settimana e dopo che la ditta Oplonde di Campi Bisenzio, aggiudicataria del restauro, ha già iniziato concretamente ad approntare il cantiere.

«Dal degrado a nuova vita – sottolinea il sindaco Brenda Barnini – Finalmente la ex casa del fascio di Santa Maria non sarà più un rudere abbandonato ma uno spazio culturale e di aggregazione per tutto il quartiere e per tutta la città». Il fabbricato oggetto di intervento è a un solo piano per una superficie coperta di circa 190 metri quadrati. Il fronte posteriore si affaccia su di un resede sul quale insistono alcuni annessi della superficie di circa 70 metri quadrati. L’intenzione è procedere a un restauro complessivo per realizzare un centro culturale per attività di quartiere, rispettando l’organismo architettonico esistente. Dall’ingresso su via Livornese si accede a un ingresso che distribuisce i due saloni, destinati a servizio di attività legate a lettura e prestito del libro, per iniziative in accordo coi servizi bibliotecari comunali. Nella zona centrale ci sono i bagni anche per persone con ridotta capacità motoria. In più, è previsto il recupero dei piccoli immobili annessi al cortile interno per valorizzare teatrino e ambienti a esso legati, effettuato in un terzo stralcio, in fase di progettazione.

«Quante volte passando di lì davanti – continua Barnini – mi sono chiesta quando e come quello spazio così importante per la storia di Santa Maria avrebbe potuto tornare a vivere. Oggi quel giorno è davvero vicino e voglio ringraziare i cittadini per avere tenuta alta l’attenzione sulla necessità di intervento, arrivando fino a raccogliere centinaia di firme».  Nel primo stralcio sono già state realizzate opere di consolidamento dell’edificio principale e della struttura portante lignea mentre le fondazioni sono state consolidate per migliorarne il comportamento in caso di sisma. L’intervento attuale prevede il rifacimento dell’edificio principale, di tutta la parte impiantistica, di soffitti, controsoffitti, intonaci, pavimenti e rivestimenti.