Casa esplosa a San Zio, un encomio ai due salvatori

Lo ha deciso il consiglio comunale. "Comportamento coraggioso e valoroso"

La casa esplosa a Cerreto Guidi (Fotocronache Germogli)

La casa esplosa a Cerreto Guidi (Fotocronache Germogli)

Cerreto Guidi, 17 novembre 2018 - Un riconoscimento per sottolineare l'importanza del loro gesto e la gratitudine di una comunità intera. Il consiglio comunale di Cerreto Guidi ha detto sì all'encomio solenne a Pierpaolo Deriu, carabiniere in forza alla stazione di Cerreto Guidi, e Alessio Vichi per essere intervenuti la notte del 28 settembre scorso, strappando al fuoco e alle macerie tre loro vicini di casa, a San Zio, frazione di Cerreto Guidi.

La motivazione? «I due si sono contraddistinti per il loro comportamento coraggioso e valoroso». La decisione di consegnare loro un riconoscimento è stata presa dal consiglio comunale del borgo mediceo, all’unanimità durante la seduta di giovedì sera, 15 novembre. «L’amministrazione tutta - si legge nella nota del Comune - vuole riconoscere il loro generoso impegno per l’immediato soccorso prestato in occasione del grave incidente, in cui hanno manifestato indiscutibili doti di coraggio e altruismo».

Quella notte di terrore e fiamme, Deriu e Vichi entrarono nella casa dei vicini, devastata da un’esplosione, per estrarre madre, figlio e figlia dalle macerie. Il primo ad accorrere fu l’appuntato scelto dell’Arma, reduce dal turno di servizio: oltre a un’intossicazione da fumo, si procurò anche ustioni alle mani. Anche Vichi rimase intossicato nell’aiutare il militare a portare all’esterno Vanda Vignozzi, 88 anni, e i suoi figli, Mary e Giorgio Baragli, 60enni. I tre erano in gravi condizioni: l’anziana madre e il figlio morirono nei giorni successivi al ricovero in ospedale.