A lezione di basket in carrozzina. 'Così andiamo oltre le barriere'

Il progetto di Pontormo e Ferraris-Brunelleschi per sensibilizzare i ragazzi

Basket

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Empoli, 11 gennaio 2018 - Lo sport come aggregazione e simbolo di uguaglianza sociale, la carrozzina intesa non più come uno ‘strumento’ per diversi ma come un vero e proprio attrezzo ginnico. Parte anche negli istituti superiori Pontormo e Ferraris-Brunelleschi il progetto ‘Oltre l’ostacolo’, un’iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni nei confronti della disabilità, delle barriere mentali e culturali verso i portatori d’handicap.

Il tema è il basket in carrozzina, che col sostegno dell’assessore allo sport del Comune di Empoli Fabrizio Biuzzi e l’azione concreta della Volpi Rosse Menarini Firenze, presieduta da Ivano Nuti, coinvolgerà un centinaio di studenti delle classi seconde e terze degli istituti che hanno come dirigenti Tommaso Bertelli e Daniela Mancini.

Da mercoledì 24, i ragazzi inizieranno a fare educazione fisica utilizzando la carrozzina come un attrezzo tecnico e proveranno a giocare a basket sedendosi e muovendosi sulle quattro ruote. Dunque la carrozzina permette di allenarsi, giocare e magari competere in una partita alla pari: tutti con le stesse condizioni. Sono previste anche vere e proprie sfide e al termine del progetto anche un concorso letterario per fermare su carta le emozioni, le impressioni e le opinioni dei giovani sulla novità che li vede coinvolti.

«Abbiamo voluto fortemente, come amministrazione comunale, questo progetto nelle nostre scuole. Sono andato personalmente a vederlo oltre un anno fa a Firenze – dice l’assessore Biuzzi – e lo abbiamo portato per un mese anche al Pontormo. Credo che per i ragazzi delle classi del Pontormo e dell’Itis che parteciperanno sarà un’esperienza unica di vita». Soddisfatto anche il presidente delle Volpi Rosse Menarini, società fiorentina di basket in carrozzina.

«Uno sport per disabili diventa uno sport per tutti, la differenza fra chi cammina e chi ha difficoltà a farlo – dice Ivano Nuti – sono le carrozzine. Qui diventano attrezzo sportivo che azzera le differenze. Il progetto si è sviluppato negli anni ed è stato possibile portarlo anche a Empoli grazie alla collaborazione con la Menarini Farmaceutica». I

n mezzo c’è anche un obiettivo di salute. «Lo sport in carrozzella richiede sforzo fisico e movimento e fa davvero bene. A tutti. È un veicolo positivo nella vita delle persone. Per chi ha problemi a muoversi – dice il medico delle Volpi Rosse, Armando Sarti – è doppiamente importante. Per gli studenti che saranno coinvolti si tratterà di otto lezioni davvero sorprendenti».