Donna incinta morta in ospedale, i medici fanno il punto. "Quadro clinico complesso"

Audit nel reparto di ostetricia sul decesso di Barbara Squillace: "Aspettiamo l'esito dell'autopsia per altre valutazioni"

Il funerale di Barbara Squillace

Il funerale di Barbara Squillace

Empoli (Firenze), 25 luglio 2018 - Si è tenuto questa mattina l'audit del Centro Regionale Gestione Rischio Clinico nel reparto di ostetricia dell'ospedale San Giuseppe di Empoli, sul caso di Barbara Squillace (nella foto), la donna di appena 42 anni morta giovedì, dopo sei giorni di ricovero per iperemesi gravidica. Si tratta di un approfondimento condotto da vari specialisti per cercare di analizzare specifici casi che si sono verificati per capire cosa possa essere andato storto.

Barbara Squillace
Barbara Squillace

"Per quanto è al momento possibile dedurre dalla documentazione disponibile e sulla base della cronologia dei fatti - è la conclusione - è emerso un quadro clinico complesso, con numerosi fattori di confondimento inerenti la sintomatologia, e problematiche inerenti lo stato di gravidanza della paziente. Si rimane in attesa di conoscere esattamente l'esito dei riscontri autoptici per ulteriori considerazioni cliniche e valutazioni".

Come è consuetudine quando si verificano degli eventi inattesi, il Centro Gestione Rischio Clinico della Regione Toscana svolge un approfondimento mirato soprattutto a individuare eventuali azioni di miglioramento. Assieme agli esperti del Centro Gestione Rischio Clinico - i dottori Riccardo Tartaglia e Sara Albolino - hanno partecipato all'audit anche esperti esterni: il dottor Piero Buccianti, chirurgo dell'Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, la professoressa Mariarosaria Di Tommaso, ginecologa di Careggi, il dottor Marco Feri, intensivista dell'Azienda sanitaria Toscana sud est.