Bambino autistico, "A scuola avevano promesso il sostegno, ma non c'è"

Un problema che crea non pochi disagi, soprattutto se a mancare sono gli insegnanti di sostegno per un bambino autistico. La denuncia dei genitori

Scuola, un'immagine di repertorio

Scuola, un'immagine di repertorio

Empoli, 21 settembre 2018 - Nella scuola ideale al suono della prima campanella tutto dovrebbe essere pronto: aule pulite, manutenzioni eseguite e soprattutto insegnanti in cattedra. Purtroppo, ogni anno le scuole si trovano a fare i conti con gli organici incompleti e quindi con una partenza della didattica a singhiozzo. Un problema che crea non pochi disagi, soprattutto se a mancare sono gli insegnanti di sostegno. Lo sa bene Luca (nome di fantasia per tutelare la privacy della famiglia, ndr), padre di un bambino autistico che quest’anno ha iniziato la scuola primaria. Il piccolo non ha ancora un insegnante che lo segue durante l’orario scolastico né sa quando arriverà. «Tre giorni prima dell’inizio della scuola – racconta il genitore – io e mia moglie siamo stati convocati dalle maestre della classe per essere informati del fatto che ancora non erano stati designati l’insegnante di sostegno per nostro figlio né il cosidetto ‘osa’ (operatore socio assistenziale) che l’avrebbe affiancato».

«Siamo rimasti sbigottiti, anche perché fino a luglio e per tutto il periodo della scuola materna, il nostro bambino era stato ben seguito. Con il passaggio alle elementari, invece, si è ritrovato privo di un punto di riferimento. Mio figlio – sottolinea il padre – ha esigenze particolari e ha bisogno di una continuità educativa, non è possibile interromperla così: non viene rispettato il suo diritto all’istruzione. Tra l’altro, nella stessa classe c’è anche un altro bambino con disabilità, che fin dal primo giorno ha avuto il docente di sostegno. E poi – conclude – ci dispiace anche del fatto che tutto ci sia stato comunicato dalle insegnati. Sinceramente ci aspettavamo almeno una telefonata da parte della dirigente».

Interpellata dal nostro giornale la dirigente scolastica è pronta a fornire tutte le spiegazioni. «Innanzitutto – attacca la preside – voglio tranquillizzare il genitore del fatto che nonostante non sia stato ancora nominato il docente di sostegno suo figlio, in classe, non è lasciato a se stesso. Tutti gli altri insegnanti sono responsabile di tutti gli alunni. Poi vorrei informare lui e tutti gli altri genitori che come scuola stiamo facendo il massimo per completare gli organici sia del sostegno sia delle altre classi di concorso».

«C’è anche da dire – aggiunge la preside – che il provveditorato ha dato l’ok alle convocazioni dei docenti dalle graduatorie soltanto martedì pomeriggio. Da quel momento il nostro ufficio del personale è al lavoro senza sosta rendendosi disponibile a venire anche sabato mattina per completare le convocazioni. Fatto questo bisognerà attendere la risposta positiva degli insegnanti chiamati in servizio. Purtroppo queste sono le procedure da seguire, ma ce la stiamo mettendo tutta per garantire a ciascun alunno i propri diritti».