Aurora Del Rosso ripercorre la grande storia

Sabato mattina la scrittrice presenterà il volume che mette al centro Fucecchio e Ponte a Cappiano

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Fucecchio torna a essere protagonista della Grande Storia. Le vicende del Comune tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 sono al centro del nuovo libro pubblicato dall’autrice Aurora Del Rosso, dal titolo "Fucecchio e Ponte a Cappiano. Dall’assedio di Pisa al disfacimento del Lago di Gusciana". Il lavoro dell’autrice sarà presentato sabato nella sala del consiglio comunale alla presenza del sindaco Alessio Spinelli e don Andrea Pio Cristiani e interverranno gli storici Alberto Malvolti e Veronica Vestri.

Il manoscritto è stato il frutto di una meticolosa ricerca negli archivi storici del Comune e della Collegiata di Fucecchio, che ha portato a rilevare particolari inediti e sconosciuti della storia della città e del territorio. "Grazie ai documenti è stato possibile ricostruire l’importanza e il ruolo centrale del comune in quegli anni, nei rapporti con Firenze e con la Toscana in generale. E’ importante conoscere la storia del nostro paese e questo libro rappresenta un’ottima occasione per entrare nel passato e per comprendere il presente", commenta il sindaco, Alessio Spinelli. Aspetti poco conosciuti di vicende che legano le città del Valdarno a un periodo fondamentale della storia di Firenze e di Pisa e, quindi, della grande storia. Fucecchio e Ponte a Cappiano infatti furono teatro di guerra dello scontro tra le due province toscane. Di questo periodo storico restano testimonianze importanti nelle opere dei pittori fiorentini conservate nel museo e nelle chiese fucecchiesi.

"Negli anni tra il 1494 al 1520 sono pieno Rinascimento. A Firenze si stava vivendo una temperie culturale mai vista e Fucecchio non poteva non essere coinvolta – spiega la Del Rosso – Il libro prende in esame tutte le contraddizioni e le sfaccettature che caratterizzarono questo clima: le guerre, la peste, la morte da una parte, lo sfarzo e la magnificenza dell’arte dall’altra".

"L’importanza di questo libro – conclude don Andrea Pio Cristiani – sta proprio nella riscoperta del ruolo dei paesi di provincia, che hanno fatto e hanno contribuito alla storia. Lo scopo è quello di valorizzare i centri minori e i luoghi del territorio. Senza conoscere il passato, non abbiamo una bussola per il futuro".

Costanza Ciappi