Ambrogiana, il Fai apre le porte

Giornata speciale per le visite organizzate domenica 19 maggio

Il complesso dell’Ambrogiana a Montelupo sarà visitabile insieme ai giovani del Fondo ambiente italiano  il 19 maggio

Il complesso dell’Ambrogiana a Montelupo sarà visitabile insieme ai giovani del Fondo ambiente italiano il 19 maggio

Empoli, 8 maggio 2019 -  Importante tappa per il recupero come monumento della Villa Medicea, ex Opg: alla villa dell’Ambrogiana sarà dedicata una speciale giornata del Fondo ambiente italiano (Fai). Difatti, il prossimo 19 maggio (domenica) ci sarà la possibilità di accedere senza prenotazione, con contributo destinato al Fai-Fondo Ambiente Italiano, al complesso mediceo. Sarà una giornata davvero speciale organizzata dalla Delegazione Fai di Firenze e dal Gruppo Fai Giovani, inserita nel programma «Primavera in villa» del Comune di Montelupo.

A due anni dalla totale dismissione della villa dell’Ambrogiana dalla sua funzione di Ospedale Psichiatrico Giudiziario, grazie a una concessione temporanea stipulata solo per alcuni mesi dal Comune di Montelupo con il Demanio, proprietario del complesso, che ha portato alla realizzazione di un programma di valorizzazione denominato «Primavera in Villa», sarà possibile conoscere questo gioiello dell’architettura rinascimentale. Tra le più maestose ville medicee, costruita per volere di Ferdinando I, fu qui che nel 1661 Cosimo III incontrò per la prima volta Margherita d’Orléans, sposata per procura. Alterata nel Settecento con soprelevazioni, fu poi destinata a casa di cura per le malattie mentali per volere di Leopoldo II, in base all’idea utilitaristica con la quale i Lorena trovavano nuova funzione al sistema delle ville. Divenuta con l’Unità d’Italia proprietà dello Stato, dal 1886 è stata trasformata in manicomio criminale – ospitando anche personaggi noti, come gli anarchici Giovanni Passannante e Pietro Acciarito, accusati, in momenti diversi, di tentato regicidio – e dagli anni Settanta del Novecento in Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Varcare il portone dell’alto muro di cinta, rimasto a lungo invalicabile simbolo di reclusione, significa entrare in un mondo denso di storia e in grado di evocare storie diverse, dalle cacce dei Medici alle vicende umane dei carcerati.

Ora - si spiega dal Comune - si impone una riflessione sul destino di questo «paradiso perduto». L’apertura, promossa dalla Presidenza Regionale Toscana, avverrà anche grazie ai volontari del Gruppo FAI Giovani e ai narratori dell’Istituto Tecnico Statale «Carlo Cattaneo» di San Miniato che, con la Pro Loco di Montelupo, accompagneranno a conoscere le vicende della villa e del carcere. Modalità di partecipazione: domenica 19 maggio dalle 10 alle 17 (ultimo ingresso). Si entra con contributo libero in gruppi formati al massimo da 25 persone ciascuno. Precedenza agli iscritti Fai. Possibilità di iscriversi sul posto. Dal Comune si consiglia a chi può di preferire la mattina per la visita momento solitamente di minor affluenza. Per informazioni: Delegazione FAI Firenze [email protected] 055 2741029 (lunedì, mercoledì e venerdì 10-12.30).

Andrea Ciappi