Albero a maglia, capolavoro di Natale: il regalo alla città di Fili in allegria

L’abete patchwork alto due metri spicca in piazza Gramsci a Castelfiorentino

Alcune delle amiche del gruppo Fili in allegria

Alcune delle amiche del gruppo Fili in allegria

Castelfiorentino, 9 dicembre 2018 - Uncinetto mon amour. Se fosse un libro potremmo intitolare così la storia di alcune amiche che, animate dalla voglia di stare insieme e da una grande creatività, hanno deciso di dar vita a Fili in allegria (info sulla pagina Facebook dedicata). E’ un’occasione per trascorrere del tempo insieme nel quartier generale, il Caffè del Teatro a Castelfiorentino, tra chiacchiere e, perché no, pure un buon tè, stringendo tra le mani ferri e fili e creando di tutto di più. Comprese interessanti installazioni artistiche e di denuncia, vedi la ‘cascata’ di rose fatta in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre scorso.

«Erano ben 353 - raccontano - Le sistemammo su una rete e, con esse e un paio di scarpe rosse, decorammo la scalinata che porta al teatro». Tanti i commenti lusinghieri per quell’opera di artigianato dal messaggio solidale, con il team di amiche pronto a impegnarsi in un nuovo progetto. A dar loro lo spunto, stavolta ci ha pensato Santa Claus ed ecco che, con impegno e abilità, le maestre dell’uncinetto hanno realizzato un albero alto due metri e settanta centimetri con un diametro alla base di un metro e venti. Impossibile non notarlo, visti colori, mole e immancabili lucine, proprio in piazza Gramsci.

«La location ci è stata indicata dall’amministrazione che abbiamo messo al corrente del nostro progetto per le festività», spiegano con soddisfazione le autrici. Una volta cuciti i vari ‘tasselli’ in una maxi-coperta, Fili in allegria ha realizzato la struttura portante dell’albero e l’ha quindi rivestita, con un risultato vivace e originale. Il capolavoro «ha richiesto un paio di mesi di lavoro». Ogni mercoledì, dalle 16 alle 19, il gruppo si riunisce per dedicarsi all’arte dello sferruzzare.

«La nostra attività è aperta a chiunque abbia voglia di unirsi a noi», spiegano le protagoniste, insieme da settembre dopo aver condiviso un’altra esperienza analoga. «Per fare parte di Fili in allegria non è necessario avere alcuna competenza - precisano - Chi non sa lavorare ai ferri può impararlo da noi. Basta che venga al Caffè del teatro che ci ha accolto sostenendoci».