A lezione di sicurezza stradale: al PalaExpo torna il progetto 'David'

Protagonisti oltre quattrocento ragazzi delle superiori. In cattedra anche l'associazione Lorenzo Guarnieri

Polizia municipale (foto di archivio)

Polizia municipale (foto di archivio)

Empoli, 2 dicembre - Una lezione per imparare l'importanza della sicurezza stradale, di un modo consapevole e responsabile di vivere on the road.  Dopo il successo delle precedenti edizioni, per il terzo anno consecutivo si terrà a Empoli il Progetto DAVID- insieme per la sicurezza.Oltre quattrocento ragazzi si ritroveranno nella mattina di martedì 5 dicembre al Palazzo delle Esposizioni per una lezione sulla sicurezza stradale.

L'iniziativa, rivolta alle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori dell'Empolese Valdelsa, sensibilizza i giovani sulle conseguenze che potrebbe avere un loro comportamento sbagliato sulle strade. E' stata organizzata dai Lions Clubs della Zona B, in collaborazione con la polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, della polizia stradale del distaccamento di Empoli e del 118: vedrà la presenza attiva dell’associazione “Lorenzo Guarnieri”. L'evento è patrocinato dal Comune di Empoli.

Dopo i saluti del Governatore dei Lions toscani Fabrizio Ungaretti, del sindaco di Empoli Brenda Barnini e di Annalisa Maritan, comandante polizia municipale dell'Unione Comuni Empolese Valdelsa, interverrà, tra gli altri, Stefania Guarnieri dell'associazione Lorenzo Guarnieri.

La grande assemblea del 5 dicembre è il punto di partenza del progetto DAVID – Insieme per la sicurezza stradale, un programma di incontri nelle scuole superiori dell'Empolese Valdelsa per mettere di fronte le esperienze e gli insegnamenti di vari soggetti.

Grande spazio in tutto questo lo avrà l'associazione Lorenzo Guarnieri. Un'associazione nata per ricordare Lorenzo, il ragazzo fiorentino ucciso nella notte tra il 1 e il 2 giugno 2010 nel Parco delle Cascine a Firenze, travolto mentre era in scooter da un altro mezzo a due ruote guidato da un uomo di 45 anni,a sotto l'effetto di cannabis e alcol. Da quel giorno, mamma Stefania e babbo Stefano hanno iniziato un'opera di sensibilizzazione a più livelli, dai coetanei del figlio al mondo delle istituzioni, impegnandosi in decine di incontri e coinvolgendo tante persone, avviando una lunga battaglia per il riconoscimento, poi avvenuto, del reato di omicidio stradale.