Empoli, 10 agosto 2013 - Sembrava una semplice puntura di insetto. Per poi scoprire, invece, che quell’insettino aveva causato una forma di meningite encefalica.


Così una ragazza empolese ha contratto una forma non contagiosa di meningite. Le sue condizioni, nei giorni scorsi, si sono aggravate fino al ricovero nel reparto di rianimazione del San Giuseppe di Empoli con febbri molto alte.

Per fortuna, nelle ultime ore, la situazione è migliorata notevolemente e ieri la ragazza è stata dimessa. La ragazza ha contratto il Toscana virus da una puntura di pappatace, un insetto di 2-3 millimetri, ricoperto da una fitta peluria, e simile ad una zanzare.

Si tratta di un virus non molto conosciuto che, però, causa un terzo delle meningiti virali (200-330 l’anno), di norma meno gravi rispetto a quello contratte in altri modi. Secondo gli esperti, il momento di massimo rischio per contrarre il virus è proprio il mese di agosto, periodo di massima diffusione dei pappataci.
 

ll virus è stato scoperto agli inizi degli anni ‘70 dalla virologa italiana Paola Verani nella zona di Orbetello. Oltre che in Toscana numerosi casi si sono registrati anche nel Lazio, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Piemonte. Altri casi sono stati registrati anche in Spagna, Grecia, Francia e Portogallo.