Empoli, 2 gennaio 2012 - E' danneggiamento aggravato l'ipotesi di reato su cui gli inquirenti collaborano per il grave incendio che ha distrutto nella notte di San Silvestro una serie di camion nell'azienda casearia "Centro Latticini" di proprietà della famiglia Tafi. Un'azione che ha portato danni per almeno mezzo milione di euro e che rischia seriamente di compromettere l'attività di una ditta da trenta dipendenti, molto stimata e conosciuta. Un'azienda in regola che si interroga sul blitz di matrice animalista: sul luogo del rogo infatti è stata trovata la scritta "Alf", ovvero Animal liberation front. Gruppo che avrebbe nelle scorse settimane posto la firma su altre azioni in Toscana.

QUARTO CASO IN TOSCANA - Solo in Toscana l'Alf avrebbe causato danni ingenti al macello di Colle Val d'Elsa (Siena) il 17 ottobre scorso dove gli animalisti hanno distrutto i macchinari, l'impianto elettrico e di aerazione. Il 27 ottobre altro attentato ad una ditta che si occupa di smaltimento di resti della lavorazione nei macelli, a Troghi (Firenze): sono stati incendiati tutti i camion frigo e lo stabilimento. Il 24 novembre nuova azione ai macelli di San Giovanni Valdarno (Arezzo): tagliata la recinzione, gli animalisti hanno bruciato un camion frigorifero adibito al trasporto delle carni.

PARLA L'AZIENDA SCONVOLTA - «Un fulmine a ciel sereno». Così Giuseppe Masoni, responsabile commerciale della ditta Centro Latticini commenta l’accaduto. «Non abbiamo mai avuto una minaccia, una telefonata che ci potesse far presagire un episodio del genere — continua Masoni — L’azienda di proprietà della famiglia Tafi ha una tradizione ventennale, di grande serietà. Siamo fortemente radicati sul territorio: per noi lavorano oltre 30 persone, tra magazzinieri, padroncini e altri, una squadra insieme da anni. La nostra è una struttura sana sotto ogni punto di vista. Ripeto, l’accaduto ci ha lasciato senza parole, con interrogativi ai quali non sappiamo dare risposte, nessun indizio cui far riferimento, niente di niente».

IL CONTO DEI DANNI - Danni importanti per l’ingrosso di latticini, formaggi, salumi e generi alimentari vari, azienda di riferimento in Toscana nel settore: si parla di oltre 500mila euro tra furgoni da buttare, merce andata distrutta (i mezzi erano carichi) e danni ai capannoni toccati dalle fiamme. «Abbiamo parlato con le forze dell’ordine che si stanno occupando delle indagini, cerchiamo di collaborare in ogni modo possibile», conclude Masoni che alla domanda se in azienda avessero mai avuto ‘notizia’ della Animal Liberation Front, risponde con fermezza: "Mai".