Cerreto Guidi, 29 dicembre 2012 - Quando si dice “non si butta via nulla”. E’ nato così il presepe del Bar Il Cerro, per tutti a Cerreto Guidi il Bar Centrale. Fa capolino dalla vetrina del locale, quasi in punta di piedi con i suoi colori e i personaggi dalla forma inconfondibile, quella delle bottigliette di un noto aperitivo, per l’occasione riempite dei colori degli sciroppi alla frutta.

Tutto è nato da una scatola di caramelle. "L’ho vista un paio di mesi fa e l’ho messa da parte - racconta Aurora Vacca, che lavora nel bar -. E’ quasi uno scrigno, data la sua forma, e quando ho iniziato a sentir parlare di presepi mi son detta è perfetta per fare una capannuccia". Detto fatto: tappi di plastica e di sughero, con quelli da spumante son nati gli angioletti e il bambinello, poi bottiglie di ogni forma, cannucce colorate, palettine da gelato e pirottini (le cartine dei bignè) per far la stella cometa. Poi c’è lo spago per confezionare i pacchi di paste usato per far la lana delle pecorelle che per pancia hanno la pallina gialla degli ovetti di cioccolato e per zampe due chicchi di caffè.

"Per vestire i re Magi ho usato tovagliolini, come mantello, e coni gelato, per cappello" racconta la barista creativa. "Soltanto la colla a caldo è estranea agli ‘ingredienti’ del bar - sottolinea Aurora, a Cerreto da ormai 22 anni, che la passione per le invenzioni l’ha ereditata da babbo Renato - era un gran creativo: una  volta con le lattine del caffè ha realizzato una cinepresa".

Chicchi di caffè anche come pavimento della grotta, té usato come muschio, sale e pepe per riempire l’asinello e in meno di una settimana "lavorandoci la notte anche fino alle 2", il presepe è nato. 


Samanta Panelli