Certaldo (Firenze), 28 settembre 2012 -  Il gatto-pantera dorme sereno sul divano della bella casa di campagna a Bagnano, tra Certaldo e Barberino. "Ora spero che lo si lasci ranquillo - dice la padrona, la signora Maria Teresa Sardella, milanese d'origine ma amante dei gatti e della sublime campagna valdelsana tanto da viverci da vent'anni - anzi: rivolgo un appello ai cacciatori e un po' a tutti i frequentatori di questa zona. Se vedete un animale simile fuori qui nei dintorni, senz'altro è lui. Non sparate. Non pensate di mettere così fine alla storia della pantera."

La pantera avvistata sei giorni fa da quattro cacciatori a Sciano, a ridosso della strada che dalla Madonnina porta alla chiesa, in realtà è il gatto della signora Maria Teresa, che si fa il suo giro, "sempre nei soliti posti", torna a casa quando gli pare e mangia tre volte al dì, e non perché glielo ha ordinato il dottore. Pesa 9 chilogrammi ma non perché è grasso. "E' la razza così - dice Maria Teresa - è un gatto del Maine, che raggiunge notevoli dimensioni. Compresa la coda, arriva a misurare più di un metro di lunghezza. Questi gatti bisogna prenderli da allevatori specializzati e certificati, come ho fatto io. Ce ne sono i vari colori, io ho anche una femmina che non è nera, e che è un po' più piccola. In passato, ho saputo che, altrove, felini di questa razza e non neri sono stati scambiati per linci, leoncini e via dicendo".


Concetto chiaro, quindi: nessuna pantera in Valdelsa. E' il gatto di Maria Teresa. Se sbuca d'improvviso, nero e grosso, può essere anche scambiato per qualche altro felino più preoccupante, ma lasciatelo stare. No ruggiti, sì fusa, se proprio vogliamo coniare uno slogan. Quando ho saputo della storia della pantera, e ho visto che si trattava del mio gatto, mi sono preoccupata - riprende - e lo sono ancora, ecco perché voglio fare questo appello".


L'avvistamento di sabato mattina alle 10,30 aveva messo in moto la macchina delle ricerche. Sul posto polizia provinciale (che aveva posizionato gabbie), Forestale e carabinieri. Erano state prese le impronte: da queste ultime si è risaliti al gatto formato extra-large. "Che spesso passeggia in questa campagna", avevano avvertito abitanti di Sciano. Allarme rientrato. I carabinieri hanno fotografato il maxi-gatto. Nella vicina Valdipesa no: un esperto biologo della Specola di Firenze ha analizzato impronte e feci lasciate dal felino più ricercato in Toscana, e potrebbe essere davvero una pantera quella avvistata, più volte, dallo scorso marzo. In due circostanze, è stata vista anche a San Pancrazio. Per inciso: anche in tal caso, niente eroismi. Ci sono le forze deputate a catturarla e a riportarla laddove dovrebbe stare.Appello della signora Maria Teresa raccolto, ben sapendo che i veri cacciatori (come quelli di Sciano) non sparerebbero mai né al maxi-gatto, né alla pantera, né a qualsiasi altro animale nel rispetto delle leggi vigenti.
 

Andrea Ciappi