2009-09-10
di FRANCESCA CAVINI
— CERTALDO (Firenze) —
NEL PRESENTARE la terza edizione di «Concreta» - mostra di ceramica d’autore che comincia domani - il curatore Gian Lorenzo Anselmi ha detto che a Certaldo Alto non si capita di passaggio, ma bisogna scegliere di andarci. Per fortuna. L’essere arroccato in cima a un colle da cui domina la Valdelsa Fiorentina ha permesso al Borgo medievale di conservarsi intatto nei secoli e diventare il luogo ideale per manifestazioni di arte, o costume, all’insegna della qualità dove, a parte Mercantia, si può assaporare con lenta pienezza il valore di opere e situazioni. Palazzo Pretorio è l’emblema di questo sentire e un vero «tempio» della ceramica, a cominciare dalle maioliche robbiane che trionfano sulla sua facciata.

ED E’ PROPRIO negli spazi di Palazzo Pretorio, dalle celle per i prigionieri ai cortili interni, che gli artisti che partecipano a «Concreta» espongono, dopo averle per lo più progettate per questo fine, le loro creazioni. L’edizione 2009, come le precedenti, si fregia dei più bei nomi della scena internazionale contemporanea (ricordiamo che l’anno scorso alla rassegna di Certaldo Alto prese parte anche il mito vivente Betty Woodman), veri maestri noti per la loro creatività, capacità tecniche e continua ricerca e sperimentazione. Primo fra tutti Nino Caruso, autore di “Ceramica viva”, la “Bibbia” dei ceramisti italiani e non solo, che a Palazzo Pretorio esporrà portali e colonne; Christine Fabre, artista francese che a «Concreta» propone una serie di sculture-personaggio ispirate ai dieci narratori del Decameron (nella foto), Nedo Merendi, faentino, docente di disegno all’Isia di Faenza le cui ceramiche faranno la gioia degli appassionati dei cromatismi a contrasto, il bianco e nero contro il rosso dei mattoni certaldesi. La presenza di Martha Pachon Rodriguez, colombiana, ribadisce il carattere internazionale di «Concreta»,e per l’occasione esporrà un’installazione di porcellane e grès nata dal contatto con le sale di Palazzo Pretorio. Anche Pompeo Pianezzola, artista veneto affermato a livello internazionale, ha subito il fascino di Certaldo ed esporrà sia sculture, “libri” ispirati al Decameron, sia i disegni preparatori per la realizzazione delle sculture stesse. Gabriella Sacchi, che a Milano dirige un laboratorio-scuola di ceramica, realizzerà un’installazione a partire dalle suggestioni legate a Palazzo Pretorio.

A CORREDO della mostra, quest’anno due novità, nate dalla collaborazione con la Scuola Internazionale di ceramica «La Meridiana» di Certaldo: “Giococoncreta“ e “Una ciotola contro la fame“. La prima prevede che i visitatori della mostra possano (il 17, 18, 24 e 25 ottobre) creare delle mattonelle di terracotta che poi andranno a formare un’opera d’arte collettiva che sarà collocata in un luogo pubblico del paese valdelsano. “Una ciotola contro la fame“, invece, si svolge l’8 ottobre e consiste in una cena che avviene in concomitanza con la manifestazione enogastronomica Boccaccesca e ha come obiettivo di raccogliere fondi per realizzare un progetto di aiuto umanitario in Kenia. Ai commensali verrà servito il cibo in una ciotola, realizzata a mano e donata da ceramisti italiani e internazionali, che a fine serata resterà di loro proprietà ma i cui proventi di vendita andranno a un’organizzazione che combatte la fame nel mondo (www.afrikasi.wordpress.com). «La ciotola - ha ricordato Claudia Bruhin della scuola internazionale di ceramica - rappresenta un richiamo immediato ed elementare al nutrimento sia questo in abbondanza o in mancanza ed è il simbolo del diritto al cibo per tutti». Il catalogo di «Concreta», infine, sarà ambientato, ovvero fatto con foto realizzate in loco e verrà pubblicato dopo il vernissage di domani. L’inaugurazione è alle 18 in Palazzo Pretorio (ingresso libero). La mostra rimarrà aperta fino al 1° novembre, tutti i giorni con orario 9.30–13.30 e 14.30–19 (ingresso euro 4,50. Info 0571/661265 - www.sistemamusealecertaldo.it)