2008-05-06
di ANDREA CIAPPI
LEONARDO, un genio da comprendere. A cominciare dalle tracce lasciate nella sua città, Vinci. E a cominciare dai giovanissimi studenti, che spesso affollano il Museo Leonardiano ma che devono in qualche maniera comprendere il legame fra il Genio del nostro Rinascimento, le sue opere ed il territorio. Già che ci siamo, questo legame deve essere «sentito» da tutti i visitatori (circa 140 mila in un anno) che passano dal museo prima di percorrere gli itinerari di Vinci che rimandano alla presenza dell’artista più grande e discusso.
La ricetta è «Conoscere Leonardo nella sua città natale», ciclo di lezioni per la Libera Università promosse dalla Biblioteca Leonardiana e dal museo in collaborazione con l’associazione culturale Il Ponte (patrocinio del Comune di Vinci). Studenti e non solo: le lezioni — che cominciano domani pomeriggio, dalle 16,30 alle 18,30 in Palazzina Uzielli - «sono aperte a tutti» come hanno precisato nella presentazione di ieri in municipio il sindaco Dario Parrini, l’assessore alla cultura Alberto Casini, la responsabile del museo Elena Testaferrata, la responsabile dell’ufficio turistico Stefania Marvogli e la collaboratrice del museo per la didattica Marta Montagnaro. Domani pomeriggio, proprio Montagnaro ed Ambra Catarsi riferiranno su «Leonardo da Vinci: tracce della biografia leonardiana attraverso i luoghi della sua terra natale». Il seguito del programma: mercoledì 14 maggio, «Nascita e storia del Museo Leonardiano» (Testaferrata); mercoledì 21 maggio, «I codici di Leonardo» (Ambra Catarsi); mercoledì 28 maggio «Leonardo pittore» (Montagnaro); mercoledì 11 giugno visita al museo e alla mostra ideata dalla Rai.

TUTTI gli appuntamenti sono in Palazzina Uzielli dalle 16,30 alle 18,30 (informazioni: ufficio turistico intercomunale di Vinci, telefono 0571-568012; associazione «Il Ponte», telefono 0571-530316).
Per riaprire il capitolo didattica, il 30 maggio verrà presentato il volumetto «Proposte didattico-educative del Museo Leonardiano di Vinci», strumento utile per le scuole ed in generale per tutti i cittadini che intendano conoscere i dettagli dell’antenato così illustre.
Antenato del quale per l’appunto non c’è traccia pittorica proprio nella sua città natale: per questo motivo, come specificato dal sindaco e dall’assessore Casini, Vinci si sta attrezzando «per richiedere alcuni originali di opere da esporre temporaneamente». Perché Leonardo è Leonardo.