Firenze, 26 novembre 2023 – Un emendamento proposto dal Pd al cosiddetto “decreto anticipi” permetterebbe a Eugenio Giani di diventare commissario per la ricostruzione in Toscana, dopo l’alluvione che ha colpito, fra le altre zone, Campi Bisenzio e Prato. La nomina di Giani ha però scatenato il M5S, partito pressoché inesistente in Toscana, con l’eccezione dei casi - ormai già passati alla storia e digeriti dall’elettorato - della vittoria a Livorno nel 2014 e a Carrara nel 2017.
"La sua storia politica è fin troppo chiara a tutti e soprattutto coerente con la visione neoliberista che vede in ogni centimetro quadrato di suolo da cementificare, in ogni albero da abbattere, in ogni infrastruttura monstre da progettare, in ogni rifiuto da incenerire o gettare in discarica un valore puramente economico, superiore a quello della tutela dell’ambiente, dei beni comuni, dell’interesse collettivo", ha detto in una sontuosa apoteosi del fritto misto la capogruppo del M5S in Consiglio regionale Irene Galletti: "La sua sbandierata inversione di marcia improntata sul consumo di suolo zero non è minimamente credibile, se ricordiamo quanto sostenga o addirittura promuova grandi progetti urbanistici come la Tav di Firenze, l’espansione dell’aeroporto di Peretola e la Terza Torre di Novoli". Galletti ha elencato quasi tutte opere fondamentali non solo per Firenze, ma pure per il resto della Toscana. Magari Giani riuscisse a realizzarle: si sarebbe già guadagnato la rielezione per le Regionali del 2025.
Viene da chiedersi che cosa c’azzecchi, come diceva quel tale, il solito neo-liberismo, un animale fantastico e fatato che in Italia si fa fatica a vedere ma che sta bene in qualsiasi chiacchiera da bar. "Ma che senso ha? Il governo nominerà un commissario per la ricostruzione, che io mi auguro e spero abbia una caratteristica fondamentale: conoscere il territorio. Sennò bisogna spiegarglielo daccapo", ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni al podcast delle Pecore Elettriche : "Tutti noi abbiamo grande stima del generale Figliuolo, che è stato nominato commissario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, però un conto è gestire l’emergenza Covid e un altro conto è ricostruire un territorio. Per ricostruire un territorio è bene conoscerlo, o meglio: facilita molto il lavoro se conosci esattamente cos’è la Val di Bisenzio, che cos’è la Piana Fiorentina, quali sono le caratteristiche del Montale, com’è fatta Prato. Faccio fatica a trovare una persona che abbia una conoscenza più approfondita del territorio di chi quel territorio lo vive, lo governa e lo gira. Giani queste caratteristiche ce le ha tutte".
Ci domandiamo perché il partito di Elly Schlein avverta ancora l’esigenza di intrattenere interlocuzioni privilegiate con chi, in ogni circostanza, sente il bisogno di frenare lo sviluppo di questa Regione. Tanto più che l’alleanza strategica non funziona, come dimostrano anche le ultime elezioni amministrative. A Pisa, dove Paolo Martinelli era il candidato di Pd e M5S, ha rivinto agilmente la destra di Michele Conti, abile anche nel realizzare una lista civica in grado di togliergli di dosso l’etichetta di leghista duro e puro. A Campi Bisenzio, il Pd ha perso contro la santa alleanza di M5s e sinistra-sinistra.