Turismo in Toscana, "Calo di dimensioni devastanti". Stranieri al -76%

Le parole dell'assessore regionale all'Economia Leonardo Marras sui dati del 2020

Turisti in centro a Firenze (New Press Photo)

Turisti in centro a Firenze (New Press Photo)

Firenze, 2 agosto 2021 - Una situazione del turismo in Toscana che «sapevamo essere grave, ma vedendo i numeri ha una dimensione davvero devastante. I numeri che ci incoraggiano sono quelli che rispondono alle aspettative in questo avvio di stagione estiva. Naturalmente vanno presi con le molle, perché andrà visto se le nuove norme degli accessi con green pass, che entreranno in vigore il 6 agosto, avranno un impatto».

Così l'assessore regionale al turismo Leonardo Marras commenta i numeri contenuti nel rapporto Irpet sul turismo in Toscana nel 2020. «Limitarsi ai soli numeri sarebbe sbagliato» ha poi aggiunto Marras che ha proposto l'idea di un osservatorio capace di misurare in tempo reale i movimenti turistici.

«Occorrerà soffermarsi su cosa domanderanno in futuro ancora i turisti - ha detto - e di conseguenza sugli strumenti e sulle esperienze che si offrono, con un'offerta che auspicabilmente deve diventare ancora più varia».

Per Marras «ci attendono ancora mesi di sofferenza, fin a quando almeno non riprenderanno i voli da più lontano e occorre una riflessione sulla qualità, che sta nelle continuità di un rapporto di lavoro. Una cosa è certa: rispetto ad altri segmenti dell'economia emerge come le città d'arte abbiamo ancora bisogno di supporto e ammortizzatori».

«Nuove azioni per le città d'arte e anche sull'enogastronomia le sta costruendo in questo momento l'agenzia della Regione Toscana Promozione Turistica» ha poi ricordato il direttore Francesco Tapinassi.

Per il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo «i dati che arrivano dagli accessi al sito www.visittuscany.it, ma anche il crescente numero di operatori che si iscrive alla piattaforma Make con nuove offerte e l'intesse suscitato on line dalla campagna di promozione Toscana Rinascimento senza fine sono incoraggianti».

Il turismo in Toscana, rileva l'Irpet nel suo rapporto annuale, segna infatti alla fine nel 2020 il 54,3 per cento di presenze in meno. Il numero misura il complesso dei giorni di permanenza, moltiplicato per i turisti che sono arrivati.

Naturalmente il comparto più penalizzato è quello straniero (- 76,5 per cento) rispetto alle presenze di italiani (- 28,7 per cento). Questi almeno sono i dati nelle strutture ricettive ufficiali perché, rilevano sempre gli analisti, se si potessero quantificare i flussi anche degli affitti di case indipendenti e degli appartamenti 'non ufficiali' (AirBnb, ad esempio) - i più ricercati nel 2020 assieme alle strutture per il turismo all'aria aperta, una tendenza giudicata strutturale e di medio periodo, assieme al ritrovato protagonismo del turismo interno e del 'viaggio lento' - alla fine le perdite sarebbero probabilmente inferiori rispetto a quelle che appaiono.

L'impossibilià o comunque la minore propensione a viaggiare causata dall'emergenza sanitaria ha avuto dunque riflessi rilevanti sulla diminuzione del prodotto interno lordo che, sempre secondo le ultime stime di Irpet, si attesta nel 2020 intorno tra il 10 e l'11 per cento. Si calcola che 46,8 milioni di presenze in meno in un anno siano valse 5,8 miliardi di euro di minori entrate sui dieci complessivamente persi dall'intera economia toscana.