Il 2023 in arrivo porterà alle famiglie una stangata da quasi 2.400 euro l'anno

Federconsumatori Toscana: “Necessarie misure di sostegno più determinate, per contrastare povertà e disuguaglianze”

Rincari (Foto Dire)

Rincari (Foto Dire)

Firenze, 28 dicembre 2022 – Il 2022 è stato un anno di rincari per le famiglie e il 2023 non sarà, purtroppo, da meno. Secondo la stima dell'Osservatorio nazionale Federconsumatori, l'impatto degli aumenti porterà ad una stangata annua di circa 2.384 euro a famiglia. Un andamento al rialzo trainato dall’aumento dei costi dei beni energetici, che incidono fortemente sui costi di trasporto e produzione, e quindi sui prezzi al consumo di tutti i beni e servizi. Il rialzo del costo di energia elettrica e gas si stima perduri, a fasi alterne, anche nel corso del prossimo anno “e sarà aggravato, da aprile, con la cessazione prevista dal Governo delle misure di sospensione degli oneri di sistema, che – spiega Federconsumatori Toscana – avrà ricadute insostenibili sui bilanci delle famiglie”.

In forte rialzo anche le previsioni dei costi che italiani e toscani sosterranno nel settore alimentare. Non mancano all’appello, inoltre, gli aumenti di ristorazione e trasporti. “Di fronte ad aumenti di questa portata, lo stanziamento per la carta risparmio spesa e la sterilizzazione degli oneri di sistema fino a fine marzo non sono sufficienti ad aiutare efficacemente le famiglie”, commenta Luca D'Onofrio, presidente di Federconsumatori. “È indispensabile, in tal senso, reperire nuove risorse, anzitutto da un serio contrasto all’evasione e con una riforma fiscale che tassi di più le rendite e i grossi patrimoni e di meno il lavoro e le pensioni; poi attraverso la tassazione fino anche al 100% dei superprofitti oltre una soglia accettabile fatti dalle aziende energetiche, ma introducendo una tassazione anche sugli extraprofitti realizzati dalle società che operano nei settori creditizio, finanziario, farmaceutico e nell’e-commerce. Misure contro la speculazione che sarebbe giusto rendere stabili, non temporanee.”