"Segnali di ripresa, ma non per tutti i settori Indispensabili politiche economiche efficaci"

Il presidente di Confindustria Toscana Nord, Grossi, analizza attraverso i numeri il momento che attraversa la nostra industria "Attendiamo il Decreto sostegni bis, fondamentale per dare un aiuto alle aziende che ancora soffrono e chiedono più tutele"

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"La ripresa c’è, la si coglie parlando con gli imprenditori e trova conferma nei dati del nostro Centro Studi. Però attenzione a pensare che ormai sia tutto risolto. Non è così". E’ prudente Giulio Grossi, ancora per qualche settimana presidente di Confindustria Toscana Nord. Una prudenza dettata dall’andamento non uniforme della ripresa, differenziata a seconda dei settori, e da insidie già in atto o che si stanno profilando all’orizzonte, come l’aumento dei prezzi delle materie prime e tensioni inflazionistiche diffuse.

La recentissima rilevazione effettuata da Confindustria Toscana Nord sulla produzione industriale a Lucca, Pistoia e Prato evidenzia dei segnali di ripresa chiari ma non uguali per tutti i settori e, di conseguenza, per tutti i territori. Nel complesso delle tre province la variazione tendenziale (1° trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020) è -2%, quindi ancora negativa ma non lontana dal recupero della situazione pre-pandemia. Un dato, questo, che discende però da prestazioni diverse: Lucca torna ad avere un dato positivo, +1,9%; ancora moderatamente negativa Pistoia, con -2,4%; segno meno più spiccato a Prato, il cui -7,4% è dettato dalla forte concentrazione nel territorio del settore moda, che anche a livello nazionale stenta a decollare.

"Il rischio che si corre adesso è che si pensi che ormai la ripresa sia un dato acquisito e che una nuova stagione di crescita si possa aprire ‘naturalmente’, quasi in automatico – precisa Giulio Grossi –. Purtroppo non è così. Ricordiamoci in primo luogo dove eravamo prima della pandemia: da parte delle imprese, ma non solo da loro, si denunciavano i mali cronici italiani sui più vari versanti, sottolineando come il Paese fosse attardato e stentasse a seguire il gruppo di testa delle economie più performanti. La pandemia non ha certo spazzato via tutto questo, ma anzi ha acuito i problemi. Mai come adesso servono politiche economiche forti nella loro impostazione ed efficaci nella realizzazione". Confindustria Toscana Nord rileva nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, accanto a qualche criticità, spunti positivi. Ma il prossimo imminente appuntamento è con il Decreto sostegni bis, strumento essenziale per dare supporto alle aziende che ancora soffrono e necessitano di tutela. "Anche a Lucca, che pure ha risultati complessivamente positivi, non mancano criticità – illustra Grossi –. Settori come la moda e il lapideo continuano ad avere un segno meno significativo e anche la carta e cartotecnica non ha del tutto recuperato, sia pure per poco, le posizioni precedenti; positivi invece tutti gli altri settori, in particolare metallurgia, meccanica, alimentare e chimica-plastica. In ogni caso l’intero territorio di Confindustria Toscana Nord è interessato a che a livello nazionale e regionale venga posto in essere tutto quanto il possibile per sostenere le imprese. La ripresa c’è – chiude il presidente di Confindustria Toscana Nord – ma non per tutti e non ancora con la solidità che vorremmo".