Riforma Catasto, case normali considerate di lusso? Ecco come cambiano Imu e Isee

Secondo la Uil con i nuovi valori catastali le rendite degli A2 e A3 aumenteranno mediamente di oltre il 128%, con rialzi su Imu e impatto sulle attestazioni Isee

Riparte riforma catasto, ddl Pd-Fi

Riparte riforma catasto, ddl Pd-Fi

Roma, 11 ottobre 2021 – Esistono immobili accatastati in classe A1 negli anni Ottanta, ma che non sono ville o castelli e nemmeno case tanto signorili. Sono appartamenti in condominio, di superficie ampia, magari anche belli, ma senza piscina o altre rifiniture di lusso che potrebbero farli considerare come "superiori". A volte con un pezzetto di giardino, ma niente di più, non certo un parco, un ascensore privato interno, una piscina... Eppure attualmente su queste case i proprietari pagano l'Imu anche se si tratta di abitazione principale. Le cifre sono tutt'altro che esigue. Si va anche sui 4mila euro l'anno per una superficie di 200 metri quadrati. Per questi proprietari cambierà qualcosa con la riforma del catasto?

«Non sarà facile ricostruire una banca dati sterminata per poi applicare le nuove rendite. Nella delega fiscale lo Stato si è dato poteri discrezionali molto vasti. Tutto sta a vedere come la riforma sarà applicata. Le nuove rendite – spiega l'avvocato e presidente di Confedilizia Firenze, Nino Scripelliti – dovranno essere applicate con grande attenzione e precauzione. In quanto agli A1 'non signorili', è vero, ne esistono, e speriamo che con la riforma del catasto si rimedi a queste situazioni. Ancora però non è certo. E' invece certo che le imposte aumenteranno».

La Uil, a questo proposito, ha elaborato delle stime, facendo delle simulazioni. In particolare, ha preso in considerazione i valori Omi, dell'Osservatorio mercato immobiliare, sulle compravendite degli immobili aggiornati al secondo semestre del 2020 di un appartamento ubicato in zona semi centrale, mettendo a raffronto tali dati con le rendite catastali medie attuali (A2 e A3), nelle città capoluogo di regione. Dallo studio emerge che a livello nazionale con i nuovi valori catastali mediamente le rendite aumenteranno del 128,3%, con punte del 189% a Trento, 183% a Roma, 164% a Palermo, 155% a Venezia, 123% a Milano.

L’impatto dei nuovi valori sull’Imu sulle seconde case vede, secondo l'elaborazione della Uil, un aumento medio a livello nazionale di 1.150 euro, passando dagli attuali 896 euro a 2.046 euro. A Roma, ad esempio, il rincaro dell’Imu sarà di 3.648 euro, a Venezia di 2.341 euro, a Milano di 2.260 euro. Relativamente alla prima casa, ai fini del calcolo dell’Isee aumenterà mediamente di 75mila euro, con punte di 213mila euro a Roma, di 142mila euro a Milano e Venezia, 99 mila euro a Trento, 76 mila euro a Palermo.