Reddito di cittadinanza, crescono i beneficiari ma anche le revoche: ecco i dati dell'Inps

Le famiglie toscane che nel 2021 hanno percepito almeno per una mensilità il reddito di cittadinanza sono oltre 50mila. In un anno triplicate le revoche

Inps

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Firenze, 26 ottobre - In Toscana sono oltre 37mila le famiglie che, allo scorso settembre 2021, percepiscono il reddito di cittadinanza, per un totale di 78.973 persone coinvolte e un importo medio che supera i 500 euro. A queste si aggiungono 5.976 nuclei familiari che percepiscono la pensione di cittadinanza, per 6.604 persone coinvolte e un importo medio di 244 euro. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Inps sul reddito di cittadinanza.

Se si guarda alle famiglie toscane che nel corso del 2021, da gennaio a settembre, hanno percepito almeno una mensilità del reddito di cittadinanza si sale a oltre 50mila nuclei e un totale di quasi 111mila persone coinvolte. Una cifra in aumento rispetto al 2020, anno che è considerato per intero, da gennaio a dicembre, quando le famiglie toscane beneficiarie per almeno una mensilità erano circa 48.300 e 35.055 da aprile a dicembre 2019. In aumento anche l'importo medio del reddito di cittadinanza, passato da 463 euro del 2019 a 501 nel 2021, con un incremento di oltre l'8 per cento.

Cresce il numero di famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza e contemporaneamente aumentano i 'furbetti'. Sempre secondo quanto emerge dal report dell'Inps, nel periodo aprile-dicembre 2019 le revoche sono state 46, salite 1.303 nel 2020 e a 3.328 nel periodo gennaio-settembre 2021, una cifra che si avvicina al triplo di quella dello scorso anno e solo considerando i primi nove mesi. “I motivi per cui è possibile che il beneficio venga revocato – spiega l'Inps nel report – sono molteplici. La motiviazione più frequente è l'accertamento della mancanza del requisito di residenza o cittadinanza'.

La regione con il maggior numero di nuclei percettori di reddito e pensione di cittadinanza è la Campania (21% delle prestazioni erogate), seguita da Sicilia (18%), Lazio (10%) e Puglia (9%): in queste quattro regioni risiede quasi il 60 per cento dei nuclei beneficiari. La Toscana è nona.