Precompilata Iva, online i registri già predisposti per 2 milioni di contribuenti

Scompare l’obbligo di tenuta per chi convalida i dati inseriti dall’Agenzia. Dal 2023 disponibile anche la dichiarazione annuale Iva precompilata

L'agenzia delle entrate dà un po' di tregua agli italiani

L'agenzia delle entrate dà un po' di tregua agli italiani

Roma, 14 settembre 2021 – Le imprese, a meno che non abbiano una contabilità forfettaria, hanno l'obbligo di tenere due registri Iva, il registro Iva degli acquisti e quello delle fatture emesse o dei corrispettivi. Ma grazie ad un ulteriore passo verso la digitalizzazione del fisco, oltre due milioni di contribuenti saranno esonerati dalla tenuta dei registri. Come? Usufruendo dei registri Iva precompilati, dsponibili online sul sito dell'Agenzia delle Entrate nel portale 'Fatture e corrispettivi', dove sarà possibile visualizzare i dati, con o senza modifiche.

Chi convaliderà i registri per tutti i trimestri del prossimo anno, dal 2023 troverà nella propria area riservata anche la dichiarazione annuale Iva già predisposta. Inoltre, chi utilizzerà i registri Iva precompilati, convalidandoli direttamente oppure integrandoli prima, potrà accedere, dal 6 novembre, anche alla comunicazione delle liquidazioni periodiche (Lipe), elaborata in bozza dall’Agenzia per il trimestre di riferimento.

La sperimentazione, che riguarda gli anni d’imposta 2021 e 2022, coinvolge gli operatori residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale, con esclusione di alcune categoriei, come chi opera in particolari settori di attività o per cui sono previsti regimi speciali ai fini Iva, come, ad esempio, editoria, vendita di beni usati, agenzie di viaggio. Il soggetto passivo Iva che in base alle informazioni disponibili non sia stato individuato come appartenente alla platea, ma che ha le caratteristiche per esserne incluso, può segnalarlo all'Agenzia e accedere ai documenti Iva precompilati.

Le bozze dei registri mensili sono alimentate in via continuativa con i dati delle fatture elettroniche e delle comunicazioni delle operazioni transfrontaliere. Già a partire dal primo giorno del mese in lavorazione e fino al mese successivo al trimestre di riferimento, il contribuente può visualizzare le bozze ed eventualmente modificarle o integrarle. Per consentire all’Agenzia di includere i dati in modo completo e preciso è necessario che le fatture elettroniche e le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere siano compilate e trasmesse al Sistema di interscambio secondo i criteri individuati dall’Agenzia e riportati in un’apposita guida operativa pubblicata sul portale 'Fatture e corrispettivi'.